Le donne nel nuovo europarlamento sono il 36% e le italiane sono il 40%. Le interviste a Alessia Mosca, Mercedes Bresso e Michela Giuffrida
Domenica, 29/06/2014 - La presenza delle donne nel nuovo europarlamento è cospicua sul piano numerico e passa dal 21% della precedente legislatura al 36% circa dopo le recenti elezioni. Un bel passo in avanti per il riequilibrio della rappresentanza di genere e va all'Italia - con il 45% del Partito Democratico e più del 50% del M5S - il merito di aver portato a Bruxelles una media del 40% di donne, alle quali sono anche affidati incarichi di responsabilità nell'ambito dei vari gruppi parlamentari. Quella che si apre ufficialmente il 1° luglio 2014 è una fase davvero nuova per l’UE con grandi aspettative e attenzioni. Un’Europa così sotto osservazione non si era mai vista e NOIDONNE ha voluto andare a Bruxelles ad ‘annusare l’aria’ raccogliendo in presa diretta le riflessioni di alcune europarlamentari, il 25 maggio scorso. "La presenza delle donne nei circa trenta organismi che sono in via di rinnovamento deve rispettare i criteri di una equa rappresentanza di genere". La neo eletta al Parlamento europeo Alessia Mosca ha le idee chiare circa la continuità della sua azione sul tema delle donne ai vertici e, così come ha fatto da deputata a Roma, non molla la presa e in questi giorni ha sottoscritto insieme alle/ai colleghe/i Sven Giegold (Verdi Germania), Sylvie Goulard (Liberaldemocratici, Francia), Sophie In’t Veld (Liberaldemocratici, Paesi Bassi) e Othmar Karas (Popolari, Austria) un documento in cui si chiede ad ogni governo “di avanzare due candidature di qualità: un uomo e una donna” e ci spiega le ragioni. "Una presenza femminile numericamente significativa é importante sul piano simbolico anche perché é un modo di avvicinare l'Europa alle persone. Inoltre a sensibilità e il contributo delle donne sono indispensabili in vista delle riforme che vanno fatte. Vogliamo un'Europa più attenta alle macroriforme e che si soffermi meno nel dettaglio delle micro normative". Un affondo Mosca lo lancia sulle questioni decisive su cui il rinnovato Europarlamento dovrà soffermarsi. "Nel semestre ci saranno alcuni importanti dossier e quello che riguarda, ad esempio, gli accordi commerciali con gli Stati Uniti sarà decisivo per poter vendere alcuni nostri prodotti che oggi non possiamo commercializzare".
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