Promettente scrittrice italiana di fantascienza dotata di una straordinaria fluidità narrativa, Axa ha esplorato con grande ambizione vari filoni del genere sci-fi
Venerdi, 28/07/2023 - Axa. È nata una stella, anzi una cyber star.
Ha scritto il suo primo romanzo in stile fantasy a 13 anni e la sua mente abita dimensioni parallele.
Non a caso Axa Lydia Vallotto, classe ’96, avrebbe voluto essere una Jedi, ma ha dovuto ripiegare su una laurea in Scienza dei Materiali per iscriversi poi al master Transfers-Fluids-Materials in Aeronautical and Space Applications e vorrebbe contribuire alla scoperta delle rovine prothean su Marte.
I percorsi narrativi di Axa sono incursioni in mondi popolati da creature che esasperano i confini fisici ed emotivi degli umani, di cui svelano fatali debolezze e drammatici nonsensi.
Indaga il protagonismo tecnologico e digitale che accompagna le dimensioni virtuali, a noi in qualche modo familiari e note, ne allarga gli sviluppi possibili, dando vita a ambientazioni che sembrano create dalla complessa macchina cinematografica di Hollywood.
Speculatrice, regista, linguista, tessitrice di plot psicologici e thriller molto tesi, riesce a concepire piani narrativi elaborati e tecnicamente complessi, recuperandone esiti e combinazioni con assoluta padronanza.
Crea ambientazioni ogni volta originali e sorprendenti; riconoscibili perché Axa parte da confini familiari per poi operare salti di scena e di significato.
La sua scrittura è potentemente visiva con un ritmo narrativo veloce e suggestivo.
È una perfezionista che trae dalla realtà storie e emozioni che, gettate in lontani confini, lasciano la mente libera da confini e pregiudizi. In galassie sconosciute il lettore abbandona schemi e condizionamenti e in questa libertà espressiva Axa, applicando meticolosamente le teorie quantistiche dell’entanglement, crea un infinito gioco di illusioni prospettiche. Dove anche il lettore viene catturato.
Axa interpreta e sa costruire scenari molto convincenti sia nel genere tecno hard, sia nel filone distopico, dove l’utopia si è ormai declinata in consapevoli attese di un mondo peggiore.
Il suo vero talento è comunque la padronanza con cui interpreta tutti i possibili registri della lingua italiana contemporanea, declinando con assoluta maestria stili e stilemi, nuove parole per una nuova realtà.
Axa apre gli spazi ammessi dalla fantastica plasticità neolatina per inventare neologismi, alliterazioni, onomatopee, significanti di cui è facile interpretare il vissuto surreale, ancora immateriale, ma reale.
Fantasia, consapevolezza scientifica, ideazione di nuove dimensioni astrali, meticolosa costruzione di spazi e ambienti iperreali, sono alcuni ingredienti della straordinaria fluidità narrativa di Axa, che ha esplorato con grande ambizione vari filoni del genere sci-fi, dai rumorosi spazi di un cyber porto abitato da molesti ubriaconi, alle sofisticate ambientazioni dei grattacieli spaziali di Aurea.
E’ arrivata finalista al Premio Urania Short 2019 e al Premio Robot 2022 e ha vinto due volte i Wattys. Ha pubblicato un romanzo, ‘The Glitch’ (Delos Digital, 2021), una novella illustrata, ‘Total overshot’ (Moscabianca, 2022), e più di quindici racconti, tra cui ‘Reboot’, in Le Ombre di Morjegrad (Mondadori, 2019), ‘Conta fino a tre’, in Prisma vol. 2 (Moscabianca, 2020), ‘Babilonia nel cielo’, in Hortus Mirabilis ‘Storie di piante immaginarie’ (Moscabianca, 2021), e ‘Pareidolia’, su Specularia (2021).
A 27 anni si è materializzata al Salone del Libro di Torino, dove ha autografato i suoi libri, non in modalità neuro digitale, ma nella primordiale versione cartacea.
A Torino, in questa ricchissima edizione 2023 del Salone, sono stati presentati migliaia di nuovi titoli, opere di narrativa, avventura, biografie, rivisitazioni, traduzioni e infinite storie d’amore. Tanti modi di leggere e di vivere.
Ma la fantascienza sci-fi è un altro genere, poco praticato. Richiede il possesso di meccanismi interpretativi di fisica e astronomia e la capacità di prevedere nuove dinamiche psicologiche, di immaginare future declinazioni fra menti trasformate e ambienti rigenerati, in una realtà aumentata.
Fra gli innumerevoli registri narrativi il noir, il fumetto, il ‘vulgare adolescenziale’ del cyber punk, ma anche l’intimismo psicologico del genere focalizzato sull’indagine degli abissi della mente umana.
“Conta fino a tre" è un racconto post apocalittico alla "Mad Max" che parla di un fratello che sta cercando disperatamente la sorella rapita anni prima, invece "Reboot" parla di un'androide prostituta che acquisisce coscienza.
“Senso di colpa” non è solo uno scenario letterario distopico ma una compenetrazione di tensione emotiva e generazione di situazioni psicologiche estreme, in una società dominata da nuove logiche e violenti rapporti di forza.
Dalla linfa piena d’angoscia, di esseri ridotti in schiavitù, si spreme una droga per umani ormai degenerati. La scrittura è molto tesa, il ritmo veloce, l’emozione profonda.
Storie di lucida follia con personaggi che mutuano dagli umani fragilità e seduzione, ma non sembra un mondo di finzione.
Axa confessa di essersi ispirata ad una video intervista a una vittima di traffico sessuale e riprende qui un tema che J. G. Ballard, uno dei massimi esponenti della New Wave inglese, chiamò "innerspace" cioè la capacità di esplorare tabù psicologici e spazi mentali.
“The Glitch” è una cyber parabola sul concetto di libertà con gli amministratori della rete che hanno generato per i ricchi un’enorme illusione, Aurea, un’elevazione per umani in classe A++.
In questo concetto di benessere estremizzato abita Brys, una sedicenne modella, icona di super lusso e trend spaziali.
La sua giornata è un’agenda di eventi decisi dalla regia del padre, presidente del cyber sistema, che improvvisamente va in blackout.
Il ragionamento le fa sospettare che possano esistere altre dimensioni.
Brys, consapevole di essere un oggetto di una fake reality, decide di esplorare questo inatteso margine di fuga e con la sua f-car si cala nel mondo di sotto, dove la luce non penetra più da generazioni.
Lì avviene l’incontro con i Glitch, gli umani scoloriti e emarginati, che dai loro squallidi bassifondi vedono le altezze sfavillanti di Aurea, ma sono ancora capaci di interpretare slanci e autentiche passioni.
In “Total Overshot” crea una storia cyberpunk e queer, a metà tra un heist movie e un videogioco, con un apertura mozzafiato, degna dei migliori Netflix movie.
Presto non solo i cyber fans che frequentano le orbite narrative di Axa, ma anche qualche accademico della Crusca, scoprirà che Axa ha conquistato nuove galassie linguistiche e ha saputo interpretare le possibili evoluzioni di una lingua fantasticamente creativa.
“considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”
Dante lo aveva già immaginato, 700 anni fa.
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