Intervista a Donatella Mei, tra le protagoniste della pièce in programma al Teatro Antigone (31 gennaio e 1-2 febbraio)
In vista del debutto di ‘Willie perché ci hai disegnato così’ a Roma (Teatro Antigone dal 31 gennaio al 2 febbraio) chiediamo qualche spiegazione a Donatella Mei, una delle protagoniste della compagnia ‘Le allegre tardone di Shakespeare’ che porta in scena la commedia di cui firma il testo e la regia insieme all'aiuto regista Sergio Cammarota.
Qual è il focus di questo nuovo lavoro?
Come sempre, la comicità e il femminismo. E' un lavoro già andato in scena al quale ho fatto un ottimo lifting, ho cambiato il finale e tutto il cast di cui ora fanno parte: Ilaria Magi, Simona di Valerio, Pablita, Anna Maria de Santis e Sabrina Menini. Accade che le donne più importanti delle tragedie shakespeariane si ribellano al loro ruolo e se lo riscrivono in chiave giocosa e femministica. Nessuna di loro fa una brutta fine ed anzi... organizzano un esilarante processo a Shakespeare che il pubblico, trasformato in giuria, deciderà la colpevolezza o l'innocenza del Maestro.
Quali programmi dopo queste rappresentazioni?
Dopo questo sto lavorando a uno spettacolo che parla della demenza senile o Alzheimer, sempre in chiave brillante.
Perché ‘tardone’?
Tardone perché le protagoniste di Shakespeare sono spesso giovanissime, le attrici di questa sgangherata compagnia invece viaggiano tutte oltre i 45 anni quindi, in un periodo in cui le donne vogliono restare giovani per sempre, mi divertiva accentuare il fatto che siamo tutte piuttosto agée.
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