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Arriva a destinazione RAMBLING FOR MIGRANTS

Arriva a destinazione RAMBLING FOR MIGRANTS

Gaia Ferrara ha concluso la pedalata iniziata il 2 agosto, arrivando come da previsione il 23 agosto a Portopalo. Le sue riflessioni 'in diretta'

Giovedi, 21/08/2014 - Pedalare in agosto per 1.200 chilometri “perché le morti nel Mediterraneo non siano vane e perché i vivi si muovano per rendere, oggi, ai vivi testimonianza e dignità”. Ecco in sintesi il messaggio che Gaia Ferrara lancia all’EU con il progetto RAMBLING FOR MIGRANTS. Lo spunto è arrivato dal libro di Giovanni Maria Bellu ‘I fantasmi di Portopalo’ in cui è narrato il naufragio i circa 300 migranti a Natale del 1996 e Gaia, trentenne che vive e lavora a Roma, ha progettato questo cammino che LIBERA ha sostenuto fin dal primo momento. Abbiamo raccolto la testimonianza di Gaia, che si trova ad Augusta, in vista del suo arrivo, il 23 agosto, a Portopalo: ultima tappa della lunga pedalata ‘in solitaria’… Che poi tanto solitaria non è stata. Perché Gaia nelle 20 tappe che hanno scandito il percorso nel nostro Meridione (Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) dal 2 agosto ha incontrato tante persone e associazioni che l’hanno accolta e con lei hanno sottoscritto l’appello per il recupero del relitto F-174. Con l’ultimo appuntamento - prima di arrivare a Portopalo è attesa a Noto, Avola e Pachino - arriva il tempo dei bilanci. Tutti positivi. Sul piano personale, “che conta poco” dice Gaia osservando: “è stato un viaggio che mi ha dato una crescita umana e culturale grazie agli incontri con persone che mi hanno insegnato molto”. Sul piano pubblico, molla che ha generato il progetto stesso, “ci sarà certamente un seguito. Porteremo le firme raccolte in queste settimane su una scrivania a Bruxelles e non potrà essere ignorato l’appello che abbiamo lanciato partendo dalla strage di Portopalo: l’arrivo dei migranti non può più esser visto in ottica emergenziale e vissuto come un problema. Sono persone che arrivano portando anche il loro vissuto e una umanità che non può essere ignorata”. A Portopalo, sabato 23 agosto, c'è stata una cerimonia con l'affissione di una targa dedicata ai migranti morti e un incontro alla presenza delle autorità e di chi al progetto ha dato un contributo fattivo. NOIDONNE è stato tra coloro che hanno seguito il progetto dall’inizio sostenendolo con messaggi, interviste e commenti su FB.

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