'Le consentement' di Vanessa Springora diventa un film
La regista Vanessa Filho si cimenta nell’impresa non facile di portare in scena un libro shock su una storia vera di pedofilia e manipolazione psicologica
Martedi, 07/11/2023 - Alla sua uscita, nel 2020, il libro di Vanessa Springora, “Le consentement”, fece molto discutere. Infatti vi si parla della vera storia dell’autrice, che, all’età di 13 anni, fu la preda sessuale di un affermato scrittore 49enne, Gabriel Matzneff. L’opera, alla sua uscita, ha ottenuto un rapido successo di vendite ed ha avuto un eccezionale impatto mediatico. Vanessa Springora, narrando la storia vera della sua iniziazione sessuale e del prosieguo della storia con un uomo maturo e molto discusso, ha voluto esorcizzare i fantasmi del passato. Infatti, scrive:
«Per tanti anni ho girato in tondo nella mia gabbia, i miei sogni si sono popolati di omicidi e di vendette. Fino al giorno in cui la soluzione finalmente si è presentata, lì, davanti ai miei occhi, come ovvia: prendere il suo cacciatore nella sua stessa trappola, chiuderlo in un libro».
La storia comincia nella seconda metà degli anni Ottanta e vede la protagonista “consenziente” per via dei raggiri psicologici messi in atto dal suo predatore. Matzneff, scrittore francese di origine russa (la sua famiglia, di origine nobile, si trasferì in Francia allo scoppio della Rivoluzione Russa), è noto in Francia per le sue numerose attività pedofile e pederaste e per il turismo sessuale, tutte pratiche che ha sempre dettagliatamente descritto nei suoi libri. Nel 1977, in Francia, ha promosso una petizione per l’abolizione del reato di pedofilia. Tra i sottoscrittori ci furono vari intellettuali, tra i quali: Simone de Beauvoir, Roland Barthes, Gilles Deleuze, André Glucksmann, Félix Guattari, Jack Lang, Bernard Kouchner, Jean-Paul Sartre e Philippe Sollers.
Lo scrittore, celebrato e osannato nell’ambiente letterario francese, non ha mai avuto un procedimento penale a suo caricò. Finché, il giorno dopo l’uscita del libro della Springora, la procura di Parigi ha aperto contro di lui un’inchiesta per “violenza commessa contro un minore di 15 anni”. Rischiando il processo e venti anni di carcere, Matzneff, da tempo malato di cancro e ormai 83enne, si è rifugiato in Italia dove vive in completo anonimato in una sconosciuta località balneare, pensionato tra i pensionati. In un’intervista all'emittente Bfm-Tv, parlando delle sue avventure con ragazzini filippini e thailandesi di entrambi i sessi, si è giustificato dicendo: «All'epoca nessuno pensava alla legge. Non esisteva la legge. Eri lì come viaggiatore e avevi ragazzi e ragazze giovani che flirtavano con te e ti saltavano addosso, sotto l'occhio benevolo della polizia», mentre, parlando della relazione con Vanessa Springora, ha aggiunto: «È stato più di quaranta anni fa»!
La trasposizione filmica di un libro potente come quello di Springora non è stata un’impresa facile, ma, a leggere molti dei numerosissimi commenti di spettatori francesi, sembra che la regista, Vanessa Filho, abbia colto nel segno. Il film, uscito da pochissime settimane nei cinema dei paesi di area francofona, viene descritto come sconvolgente: un pugno nello stomaco, ma un pugno necessario per far comprendere allo spettatore l’inferno attraversato dalla giovane Vanessa per mano di questo pedocriminale. Le scene di sesso spinto non mancano ma, soprattutto, viene evidenziato lo stato di totale sottomissione psicologica della vittima e, al contempo, la personalità di un mostro manipolatore senza alcuna empatia per le sue vittime. Un rapporto malsano tra uno scrittore pieno di sé ed una ragazza estremamente fragile per via del suo passato familiare alquanto problematico.
Una storia pesante e agghiacciante sull'abuso di minori e le sue conseguenze sulle vittime.
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