Mercoledi, 13/09/2017 - Promosso dall’Associazione Mètide, torna il cinema in carcere con una bella manifestazione che dedica una serie di appuntamenti al confronto e alla discussione sui temi sociali suggeriti da alcuni film dell’ultima stagione. Il progetto nasce per condividere nuovi spunti di discussione e creare dibattito ed empatia sulla realtà sociale, aprendo simbolicamente le porte del carcere a un confronto che, oltre all’intrattenimento, intende offrire nuove possibilità di crescita culturale e di riflessione tra detenuti, autori e/o protagonisti dei film selezionati, giornalisti, operatori culturali e sociali, interni ed esterni alla struttura penitenziaria.
La Rassegna si svilupperà in sei giornate, con 5 film in concorso.
Mercoledì 13 settembre: Giornata Inaugurale e prima proiezione del film in concorso 'Tutto quello che vuoi" di Francesco Bruni, alla presenza del regista, Andrea Carpenzano e di altri interpreti del film.
Ogni giovedì, dal 21 settembre al 12 ottobre: proiezioni dei film in concorso
Giovedì 19 ottobre: Premiazione del film vincitore e proiezione speciale con la Direzione del carcere.
Ogni giornata si apre con una proiezione, introdotta e seguita dal dibattito con autori, interpreti, esperti e sarà invitata una rappresentanza del cast artistico (regista, attori) e/o del cast tecnico del film proposto.
Ogni appuntamento sarà seguito da 100 detenuti (20 di loro, impegnati anche come giurati, saranno fissi, mentre gli altri 80 vedranno i film a rotazione).
Ogni film selezionato propone un tema di riflessione:
"La ragazza del mondo" di Marco Danieli, con Sara Serraiocco, Michele Riondino, Marco Leonardi, Stefania Montorsi, Lucia Mascino, Pippo Del Bono. Focus: La ricerca della propria identità più autentica attraverso il superamento degli schemi dettati dall’imprinting familiare.
"L’ora legale" di Ficarra e Picone, con Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Tony Sperandeo, Leo Gullotta.
Focus: L’importanza della legalità sulle ‘scorciatoie’ di comodo, il vizio italiano della ‘raccomandazione’ e la qualità del cinema civile anche quando la commedia è comicità.
"Non è un paese per giovan" di Giovanni Veronesi, con Filippo Scicchitano, Giovanni Anzaldo, Sara Serraiocco, Sergio Rubini, Nino Frassica.
Focus: L’amicizia, i sogni da realizzare, gli errori, la rinascita dopo la delusione. Il senso dell’avventura ma anche i rischi di un progetto senza la certezza di un ‘paracadute’.
"Lasciati andare" di Francesco Amato, con Toni Servillo, Carla Signoris, Luca Marinelli, Veronica Echegui.
Focus: L’importanza di non dimenticare i sentimenti, una critica dichiarata all’egoismo, al lasciarsi andare alla noia e all’indifferenza nei confronti degli altri. Un morbo contagioso, da combattere.
"Tutto quello che vuoi" di Francesco Bruni, con Giuliano Montaldo, Andrea Carpenzano, Donatella Finocchiaro.
Focus: L’amicizia, anche tra generazioni diverse. Il rispetto dei più anziani e dei giovanissimi. L’amore per una pagina scritta o una poesia. Perché non è mai troppo tardi per scoprire il piacere della cultura e per creare l’opportunità di uno scambio capace di rivelare l’importanza di valori che cambiano la vita, possono far crescere e scoprire una realtà meno ostile.
IL PROGETTO PER LA SEZIONE FEMMINILE
LA PAZZA GIOIA evento speciale
La proiezione, richiesta dalla Direzione del carcere per raccontare il disagio femminile, approfondirà i temi del film aprendo una riflessione sull’importanza di trovare il giusto equilibrio nei rapporti e con se stesse rispettando le regole, in questo caso, del patto terapeutico.
Un tema che il film affronta con leggerezza divertendo e commuovendo, dove l’ironia aiuta a mettere a fuoco temi complessi come quella della malattia mentale ma anche asuperare l’isolamento dei giorni più difficili. Il film sarà un utile punto di partenza per la discussione propedeutica al laboratorio di scrittura che seguirà.
TRA LE RIGHE - Corso di formazione in scrittura e sceneggiatura cinematografica
Un progetto dedicato alla sezione femminile del carcere di Rebibbia, articolato in un percorso di orientamento e approfondimento sui temi della scrittura. Il laboratorio ha il fine di sviluppare da una parte una consapevolezza tecnica, e dall’altra una vera e propria formazione attiva e partecipata nella sceneggiatura cinematografica. L’obiettivo a lungo termine potrebbe essere quello di realizzare un vero ‘copione’ per la creazione di un corto o lungometraggio. Nascerà già negli ultimi mesi del 2017 un vero e proprio laboratorio di scrittura cinematografica, presieduto da un team di sceneggiatori professionisti e dall'autore del soggetto, da cui prenderà forma la sceneggiatura . Alle dieci detenute che parteciperanno al corso, della durata di circa sei mesi, verrà rilasciato un attestato unitamente a un piccolo compenso per il lavoro svolto.
LO SPORTELLO DI SUPPORTO PER LE OPERATRICI E GLI OPERATORI
Il NO PROFIT PER UN PROGETTO DI ‘COUNSELING’ INTERNO AL CARCERE
È la prima delle iniziative di found raising che l’Associazione intende promuovere d’intesa con la struttura penitenziaria di Rebibbia. Iniziativa nata in supporto a un’esigenza richiesta dalla stessa Direzione della struttura che è impegnata nel progetto, non sostenibile con risorse interne, di uno sportello per attività di counseling di gruppo e individuale, rivolto al personale di polizia penitenziaria, agli educatori e al personale amministrativo.
Il percorso immaginato da Rebibbia prevede almeno un anno d’incontri di gruppo, l’effettiva efficacia dell’attività proposta sarà misurata attraverso test psicologici. All’attività di gruppo, a richiesta, potrà essere attivato anche un supporto individuale attraverso specifici test non solo psicologici ma eventualmente anche clinici.
ALTRI SGUARDI è promossa da un gruppo di donne che tramite la loro associazione, intendono dare visibilità, attraverso il cinema e i media, anche a un progetto di charity con l’intento di dar vita a una riflessione sul reale per chi vive in uno straniamento che inevitabilmente allontana del mondo esterno.
MÈTIDE
Ilaria Spada
Attrice, è presidente e dell'associazione Mètide fondata insieme a Raffaella Mangini con l'intento di promuovere iniziative culturali, eventi e raccolta fondi per supportare realtà sociali che necessitano di sostegno e visibilità. Ha creato il progetto "Altri Sguardi" convinta che uno scambio con i detenuti attraverso la rappresentazione cinematografica offra una preziosa opportunità di riflessione e analisi È anche ideatrice del progetto Tra le righe laboratorio di scrittura cinematografica animato da sceneggiatori professionisti esclusivamente dedicato alle detenute della sezione femminile del carcere di Rebibbia.
Raffaella Mangini
Cofondatrice e amministratore di Métide è impegnata professionalmente nei rapporti con aziende e istituzioni per la Cairo Communication, il gruppo editoriale di cui fa parte l'emittente tv La 7.
Ha condiviso l’ideazione di Altri Sguardi perchè il tema del carcere la coinvolge da sempre, da un lato per il microcosmo che si forma al suo interno, dall’altro perché pensa che gli individui reclusi ritenuti un pericolo per la società dovrebbero uscire segnati da un cambiamento che a volte non si determina, per poter tornare a essere cittadini attivi. Proprio per questi obiettivi ha condiviso l’ideazione di Altri sguardi: mantenere i detenuti a contatto con la realtà esterna è far crescere in loro la consapevolezza che il mondo non li ha dimenticati. Sogni e speranze sono la materia del cinema. “Condividerli” dice “è dare valore aggiunto alla nostra iniziativa”.
COORDINAMENTO ARTISTICO
Laura Delli Colli - Presidente dei Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) è una firma da sempre in prima fila, non solo nell’informazione sul cinema.
“Lavorare con il cinema in carcere – dice- consente di aprire certamente una possibilità in più di dialogo, di empatia e di riflessione in uno scambio che ha in sè una valenza di ricostruzione evidente nel rapporto tra carcere e società. Come sempre il cinema, supportato dall’intervento dei suoi autori e protagonisti è una chiave di lettura ma anche un ottima possibilità per aprire un dialogo con il mondo esterno, in vista di un reinserimento o di una formazione anche solo a un miglior vissuto della socialità”.
CONSULENZA SCIENTIFICA
Clementina Montezemolo - Psicoterapeuta, in particolare esperta dell'età evolutiva, ha un forte interesse per tutte le tematiche legate alla vita nel carcere. Il suo primo contatto con il carcere di Rebibbia è avvenuto tramite un'associazione che si occupa di aiutare i bambini figli di madri detenute. Oggi con il progetto Altri Sguardi orienta il suo interesse sugli adulti, da una parte il personale penitenziario per lo sportello di supporto psicologico come richiesto dalla Direzione che ha preso a cuore quest’emergenza, dall'altra sul supporto per i detenuti adulti, vista l’importanza dello spazio di dialogo con attori e registi autorizzato su proposta dell’Associazione.
Dice: “Penso che quest’occasione possa offrire a chi passa la vita in carcere uno scorcio importante su un mondo fantastico e allo stesso tempo su una realtà che solo il cinema e l'arte in generale hanno il potere di rappresentare. È poi importante l'ascolto empatico e attento che il progetto prevede, qualcosa che manca a chi lavora all'interno di una realtà difficile come quella del carcere”.
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