‘La libreria sulla collina’ di Alba Donati: sentirsi parte di una comunità
Nata da un progetto di crowdfunding a Lucignana, un piccolo paese dell’Appennino lucchese, è stata inserita fra le venti librerie più affascinanti d’Europa
Venerdi, 04/08/2023 - Una scala lasciata incompiuta, per metà di mattoni e l’altra di legno conduceva ad una soffitta, luogo dell’anima nell’infanzia di Alba, dove i libri insegnavano a sognare e a immaginare il mondo, nella casa di un paesino dell’alta Toscana, priva di un bagno, come tante nell’Italia rurale degli anni Sessanta.
La zia Fenysia, governante in case d’altri, portava i libri che i signori le regalavano e iniziava alla lettura dei romanzi, ed al suo nome oggi è dedicata la Scuola di Linguaggi della Cultura che Alba Donati ha fondato a Firenze. Dopo venticinque anni di lavoro nel mondo dell’editoria e incarichi prestigiosi, come la presidenza del Gabinetto Vieusseux, nel 2019 Alba decide di lasciare la città e aprire La Libreria Sopra la Penna a Lucignana, suo paese d’origine, abitato da 180 persone, una frazione del comune di Coreglia Antelminelli, nella Media Valle del Serchio, a pochi chilometri dalla Garfagnana e da Lucca.
Il piccolo cottage letterario, aperto nel dicembre del 2019, su un poggio che un tempo era l’orto di casa, è bruciato per un cortocircuito dopo poco più di un mese, ma è stato ricostruito velocemente con un secondo progetto di crowdfunding, l’aiuto concreto di molti abitanti del paese, il volontariato e tanti gesti di cura che testimoniano i valori di una comunità.
Di forti radici antifasciste Lucignana non ha avuto nemmeno un tesserato durante il Ventennio e l’8 settembre del 1943, all’annuncio dell’armistizio, si prese una rivincita accendendo un grande falò su un colle, per ricordarlo a chi di tessere ne aveva fatte in abbondanza. Un progetto che sembrava destinato al fallimento commerciale è diventato una ‘libreria del mondo’, circondata da un giardino, con un susino selvatico ed un pesco, fra rose e peonie, dove i visitatori possono fermarsi a leggere su comode sdraio sorseggiando un tè, ed oggi è sede di un’associazione e del festival letterario Litte Lucy. Persone provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, prenotano per visitarla, in una sorta di pellegrinaggio alla ricerca di parole in comune e ritmi lenti e del loro potere terapeutico, immersi in uno scenario naturale di grande bellezza ai piedi del Prato Fiorito, una montagna che in primavera si ricopre di giunchiglie, e vicino ad un sentiero che conduce all’Eremo di Sant’Ansano, fra boschi di lecci, con i resti della casa dell’ultimo eremita, e ai tanti luoghi di interesse della Media Valle e della Garfagnana. Pubblicato nel 2022 da Einaudi ‘La libreria sulla collina’ ha vinto il Premio La Città dei Lettori, è già stato tradotto in diverse lingue, ed è il diario dei primi mesi di attività, dal 20 gennaio del 2020, a poche settimane dall’inizio della pandemia, al 20 giugno, con le difficoltà imposte dal lockdown che non hanno spento l’entusiasmo del dialogo con i libri e i suoi lettori, grandi e piccini.
Ed è la storia di una rinascita, con il ritorno a casa, per prendersi cura dei genitori molto anziani e della comunità, riqualificando la vita di un borgo, con un senso di appartenenza alle proprie radici e alla terra degli Apuani, gente fiera e combattiva, che i Romani non riuscirono a dominare, deportandoli a migliaia nel Sannio, nel 180 a.C, dalle terre che oggi si chiamano Lunigiana e Garfagnana.
Alla Libreria Sopra La Penna, si vendono anche libri per ragazzi, di botanica, sul potere salvifico della natura e molti libri scritti da donne. Attraverso gli ordini che riceve si scoprono continui suggerimenti di lettura, con opere di Katharina von Arx, Jane Austen, Antonia Arslan, Margaret Atwood, Jessica Bruder, Rossana Campo, Patrizia Cavalli, Teresa Ciabatti, Colette, Emily Dickinson, Melissa Da Costa, Fausta Garavini, Viola Di Grado, Annie Ernaux, Penelope Fitzgerald, Sara Fruner, Mariangela Gualtieri, Tina Guiducci, Vivian Lamarque, Astrid Lindgren, Melania Mazzucco, Vanessa Montfort, Elsa Morante, Alice Munro, Michela Murgia, Edna O'Brien, Valeria Parella, Pia Pera, Carmen Pellegrino, Fabrizia Ramondino, Vita Sackville-West, Taiye Selasi, Magda Szabò, Wisława Szymborska, Nadia Terranova, Mariolina Venezia, Virginia Woolf, Beatrice Zerbini … e molte altre autrici.
Ma i lettori e le lettrici cercano soprattutto storie, per immedesimarsi, distrarsi, farsi portare altrove, che curino una ferita e infondano fiducia e bellezza e spesso non importa chi le abbia scritte. Anche le trame vengono dimenticate con facilità, di un libro sembra rimanere altro, ed è forse questo la letteratura. ‘Chi scrive combatte contro la trama affinché si depositi, nel cuore del lettore, l’essenziale’.
Nel diario incontriamo anche molte donne che vivono nel paese o frequentano la libreria ed hanno reso possibile la realizzazione di un sogno: Alessandra, le due Barbare, Donatella, Giulia, Fabiola, Luisa, Sara, Tiziana, Vania, la madre centenaria di Alba e la figlia Laura, che vive a Firenze; le affezionate lettrici, Isabella, Raffaella, Tina, le benefattrici, Tessa che ha donato un lascito cospicuo e la signora angloamericana figlia di un emigrato dal paese, l’architettrice Valeria e tante altre … ognuna con la propria storia, ma unite dal senso della condivisione.
Ed ogni pagina sembra ricordare che le relazioni sono il ‘sale della vita’, in questo paesaggio dell’infanzia, che dà il titolo alla raccolta di poesie dell’autrice, dove i libri aiutavano a sognare, ed oggi a costruire, un mondo migliore.
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