‘IncludiamoLe’, progetto per tornare ad essere autonome
Dieci donne partecipano al progetto dell'Associazione Ponte Donna con l'obiettivo dell'inclusione lavorativa. La loro mostra contro la violenza sulle donne
Martedi, 24/11/2020 - “Sono fiera di me, della donna che sto diventando, di tutte le battaglie e i conflitti che sto superando da sola”… “Sono state giornate dure e faticose ma mi sono servite a fortificarmi ed ora sono pronta per ripartire”… Una manciata di parole lascia immaginare i vissuti delle donne che stanno percorrendo la strada tracciata dal progetto ‘IncludiamoLe’ e alle parole si affida il laboratorio di scrittura che è parte del progetto - nell’ambito del quale è stata ideata la mostra ‘La voce di NOI!! Donne oltre le nubi’.
Le Donne oltre le nubi sono proprio loro, le dieci partecipanti al progetto che stanno riconquistando autonomia e progettualità, obiettivi del progetto.
Accompagnare, appunto, dieci donne in un percorso di rafforzamento personale e di inclusione lavorativa sia con l’ausilio di specialiste (tutor, psicologhe, educatrici, avvocate) che le sostengono durante la durata del progetto, sia individuando imprese locali disponibili ad accoglierle per svolgere uno stage formativo nell’intento di sostenerle nel reinserimento nel mondo del lavoro. Questo è l’obiettivo del progetto 'IncludiamoLe', finanziato dalla Regione Lazio attraverso i fondi EU destinati all’inclusione sociale attiva, che punta all’empowerment delle competenze delle donne.
Capofila del progetto è l’Associazione Ponte Donna, che dal 2008 progetta e gestisce servizi per donne e minori che subiscono violenza, in partenariato con la Cooperativa Prassi e Ricerca Onluse con l’Associazione Socialmentedonna.
Le dieci donne partecipanti sono state individuate nei Centri Antiviolenza della provincia di Roma (Nettuno, Anguillara Sabazia e Labico). Il progetto ha una particolare valenza perché, come spiegano le organizzatrici “vede una sua parte fondamentale nella collaborazione con realtà imprenditoriali (aziende) dei territori di riferimento che si sono rese disponibili a realizzare laboratori inclusivi di sperimentazione al lavoro”. Le spese e le retribuzioni sono assicurate dai fondi del progetto, garantendo così una reciproca utilità ed un proficuo percorso formativo che è seguito e monitorato dalle tutor lungo tutto lo svolgimento. Il percorso è iniziato a ottobre e si concluderà a luglio 2021, lunghi mesi impegnativi che la pandemia sta rendendo ulteriormente difficili ma non meno entusiasmanti.
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