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#ADESSO BASTA: le associazioni di donne si costituiscono parte civile contro il Sindaco leghista

#ADESSO BASTA: le associazioni di donne si costituiscono parte civile contro il Sindaco leghista

Ci costituiremo parte civile, insieme ad altre associazioni, nel procedimento che vede Laura Boldrini parte offesa per hate speech presso il Tribunale di Savona

Sabato, 15/09/2018 - Snoq?Torino ha deciso di costituirsi parte civile nel processo contro Matteo Camiciottoli, sindaco leghista di Pontinvrea che, linkando sulla sua pagina pubblica di Facebook, un articolo e la foto di un ragazzo extracomunitario di origine africana accusato di essere “il capo branco dei violentatori” di una ragazza,  aggiungeva a commento la frase : “Potremmo dargli gli arresti domiciliari a casa della Boldrini magari gli mette il sorriso....che ne pensate?”. (aggiornamento del 18 settembre: ammessa la costituzione parte civile, ndr)

Con l'hastag #Adesso Basta, più di un anno fa,  la Presidente della Camera, Laura Boldrini aveva deciso di iniziare a contrastare concretamente   tutte le offese sessiste e le fake news  che per cinque anni l' hanno sommersa di odio, di violenza e aggressione sessista, come mai era capitato ad una donna delle istituzioni. Ha iniziato così a denunciare, non solo per scoraggiare chi utilizza in maniera impropria i social, facendone uno strumento di violenza e prevaricazione, ma soprattutto per lanciare un messaggio,  ai ragazzi e alle ragazze che subiscono queste agressioni in rete,  a uscire dal silenzio e denunciare, a non subire passivamente, a  porre un argine alla deriva di volgarità e violenza.

#Adesso Basta è una chiamata all'azione di tutte  le donne, principali vittime dell’hate speech in rete,   che Laura Boldrini, con forza ha sollecitato a denunciare: “Non possiamo convivere con la violenza. Non è normale ricevere insulti, non bisogna cedere a questa pressione, denunciate”.  

SeNonOraQuando?Torino ha sentito il dovere di esserle accanto in questa battaglia, perchè non basta la solidarietà che in questi casi si esprime a parole, bisogna iniziare ad agire con i fatti.

Lo dobbiamo non solo a lei che per cinque anni si è fatta portatrice ed interprete di tutte le nostre battaglie, ma lo dobbiamo a tutte le donne che non hanno la sua forza e i suoi strumenti e che spesso non denunciano per paura, per vergogna, per solitudine. La nostra costituzione di parte civile significa proprio questo: far sapere a tutte le donne che non sono sole e che,  contro qualsiasi violenza subiscano,  ci sono altre donne pronte a sostenerle e a schierarsi con loro.

Il 17 settembre,  noi saremo con Laura Boldrini,  insieme ad altre associazioni e organizzazioni femminili e femministe: DiRe (Rete nazionale dei centri antiviolenza), Differenza Donna, Udi, Rebel Network,   Futura in rete e GIULIA, la rete di giornaliste indipendenti, unite, libere e autonome,  che hanno deciso di costituirsi parte civile.

Vorremmo che tante altre associazioni e che tante donne seguissero insieme a noi  l'evoluzione di questo procedimento per far capire quanta forza e quanta fermezza, quanto coraggio e quanta energia le donne possono trasmettere e pervadere se  unite e compatte: noi lo seguiremo e vi terremo informate.

Insieme possiamo farcela: possiamo cambiare una cultura e una mentalità iniziando proprio a ribellarci contro chi, come in questo caso,  rappresentante di un'Istituzione,  si affida all’odio come strumento politico.

Sappiamo che sarà una battaglia lunga e difficile, ma non ci spaventa: porre un'argine a questa violenza è un dovere che sentiamo, lo dobbiamo alle generazioni future, con la speranza che vivano un  tempo contrassegnato dal rispetto, dalla parità, dalla gentilezza e dai  valori di democrazia e civiltà.

Laura Onofri (Snoq?Torino )

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