Domenica, 24/11/2019 - Maria Concetta Ripoli Scherillo è una delle ultime e migliori Voci di Donna in Poesia Napoletana, quella poesia che viene dai Classici, da lontano, da territori di una profondità culturale e civile e da un sentimento ormai introvabili.
Lei nasce e vive a Napoli, da sempre.
Dentro si porta una Storia Antica, non solo quella del suo popolo, ma anche quella di una lingua ormai disertata, non più riconosciuta dai più - se si passa il calembour: è quella dialettale, quella che sa esprimersi quasi senza parlare, solo col suono delle voci, spesso del silenzio, in una onomatopeia che sa di eternità.
Concetta - Cettina per le persone più vicine - scrive, disegna, dipinge da sempre: è artista davvero a tutto tondo, complice il DNA paterno (il padre Luigi era fine pittore e decoratore di pareti sacre, laureato all'Accademia di Belle Arti di Napoli) e, nella miglior tradizione woolfiana, per seguire la famiglia e 'far la Mamma', ha usato, centellinandoli, i suoi 'momenti di essere', operando nella sua piccola 'stanza tutta per sé', più simbolica che reale.
Così, solo ora si accinge a presentare ' A VIA ARGIENTO, la sua ultima silloge poetica, in ordine di tempo, redatta proprio in quella sua adorata lingua di latte - come direbbe il Foscolo - nella quale riesce ad esprimere concetti, passioni e molto di più nel modo più naturale possibile.
Ed è talmente sicura del suo 'tramandarsi' che nemmeno ha voluto - forse con una punta di presunzione ben comprensibile - tradurre ('tradendo') neppure una parola del suo amato idioma, quello dei Raffaele Viviani, di Scarpetta, dei De Filippo, di Toto',di Pupella Maggio, forse perché - ed ha ragione - il solo ascoltare quelle parole è già comprensione, condivisione, amore - saremmo tentati di dire.
Lei stessa lo dichiara, in parte, nella premessa al suo ' A VIA ARGIENTO:
"(...) La poesia è in ognuno di noi, ma solo alcuni l'amano così prepotentemente da riuscire a metterla su carta. Io, nel mio piccolo, mi ritengo fortunata, sì, perché essa ha incrociato la mia vita fin da quand'ero bambina. E con la poesia son cresciuta vivendo ogni momento due volte: la prima nella realtà, e la seconda negli appuntamenti tra la mia anima e la mia penna (...)".
La bella raccolta poetica di Concetta Ripoli, èdita per i tipi della prestigiosa Guida di Napoli, si avvale, per le illustrazioni, di preziosi studi accademici dello stesso Padre di Concetta e di opere pittoriche e scultoree dell'Autrice, compresa lo splendido e suggestivo pastello-imago di copertina.
Sarà presentata il 27 novembre prossimo, alle ore 17, presso la stessa sede della casa editrice in via Bisignano, 11 da Aldo De Gioia , pedagogista, storico, saggista, poeta, nonché Fondatore del Museo della Canzone Napoletana a Calvello (PZ).
e da Angelo Calabrese, giornalista, critico d’Arte, Ordinario di letteratura italiana negli Istituti Superiori e cattedratico di Discipline Classiche e Storia dell’Arte.
Ci saranno intermezzi musicali della stessa Autrice del libro, eseguiti alla chitarra dal Maestro Gianni Festinese.
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