Al Festival della Letteratura e Saggistica da tutta Italia parteciperanno autorevoli protagoniste della cultura
In arrivo la XVI edizione del Festival della Letteratura e Saggistica “ALCHIMIE E LINGUAGGI DI DONNE” che si svolgerà a Narni (Museo Eroli) dal 21 al 24 settembre 2023 in collaborazione con il Comune di Narni e della Regione Umbria. sotto l’Egida del Parlamento Europeo,
Ideato da Esther Basile (Istituto Italiano Studi Filosofici di Napoli) e portato avanti insieme alle curatrici Roberta Isidori e Maria Rosaria Rubulotta, il festival ha ricevuto per due volte la Medaglie al merito del Presidente Giorgio Napolitano.
Tra le tanti ospiti, è prevista la partecipazione delle registe Grazia Morace e Silvia De Gennaro, che ha vinto il Premio Iguana dedicato ad Ortese al Castello di Prata Sannita con il video Cairo. Sarà proiettato il video di Liliana Carabellese e Maria Teresa Gallo che porteranno la loro voce dalla Puglia.
Fra le protagoniste della letteratura saranno presenti: Adriana Assini, Titti Follieri, Gioconda Marinelli, Clara Schiavoni, Maria Lamberti, Isabella Carloni; per la poesia Maria Cristina Orga da Napoli, Dorinda Di Prossimo da Recanati, Angela Schiavone, Chiara Tortorelli, Roberto Masi e Gian Marco di Biase, Rita Felerico; fra le saggiste e i saggisti: Antonella Garofalo, Maria Antonietta Selvaggio, Luisa Festa, Maria Ester Mastrogiovanni, Beatrice Tassara, Silvana Leali, Maria Antonietta Vito, Daniela Mainenti, Domenico Canciani, Pasquale Gallo, Alfredo Baldi; fra gli artisti Guido Bonacci e Carla Castaldo.
Il poeta Elio Pecora sarà, come sempre, presente.
Nelle varie edizioni sono sempre stati previsti spazi dedicati alle varie espressioni artistiche e, spiega Esther Basile: “da segnalare la eccezionale presenza di Milena Vukotic e l’attrice Anna Maria Ackermann, i musicisti il maestro sax Nicola Rando e la mezzosoprano Daniela Innamorati la sera del sabato alle 21 presso l’Auditorium Bortolotti. Milena Vukotic sarà presente anche il sabato pomeriggio al Museo Eroli alle 17”.
Illustrando lo spirito del Festival e sottolineando l’attenzione alla contemporaneità anche con il Tavolo dedicato ai Saperi e Diritti nell’Area del Mediterraneo, Basile osserva “oggi aver ideato un Festival di questa valenza significa prima di tutto analizzare la contemporaneità e fare riferimento alle scrittrici e alle filosofe del Novecento come Simone Weil o ad Hannah Arendt o Maria Zambrano solo per fare qualche esempio.
La teoria filosofica e politica di Hannah Arendt permane nel dibattito intellettuale contemporaneo in quanto è sempre capace di fornire chiavi interpretative della sfera politica e sociale attuale. L’interesse per le tematiche politiche è la stretta conseguenza della sua vita e della sua esperienza di ebrea, esiliata, pensatrice, in un cosmo intellettuale maschile, in tempi bui, in cui ogni individuo ha smarrito la propria analitica capacità. Tale inclinazione alla comprensione rende il suo pensiero di estrema attualità in quanto anche oggi è necessario interrogarsi sul mondo e sulle sue dinamiche politiche e sociali al fine di garantire la coesistenza di tutti gli individui nella sfera pubblica. Tra le varie interpretazioni della teoria arendtiana risalta quella attuata dal pensiero di genere, che vede nella sua filosofia politica una base teorica per la rivendicazione dei diritti femminili. Tutte le Filosofe che ho nominato si interrogano sui termini donna, identità, esperienza portando ad un cambiamento nell’approccio di un pensiero parallelo. Le rappresentanti del pensiero di genere si chiedono: ‘Dove sono collocate le donne nella sua teoria politica? Qual è il loro ruolo, la loro responsabilità e quale valore è dato alle proprie uniche qualità, sfere, attività o punti di vista?’ Per non tradire il suo pensiero è necessario fare una distinzione tra le interpretazioni della Arendt nel pensiero femminile: se si cerca nel suo pensiero la questione femminista o se si applica la questione arendtiana al femminismo. Le scrittrici come Dacia Maraini e le altre amiche che si sono succedute al Festival come anche le Archiviste e la Società delle Letterate e Filosofe hanno contribuito ad arricchire la nostra valutazione del presente, comunicandoci il nostro essere al mondo”.
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