A Napoli presentazione di Donne ingannate, il libro di Giuliana Sgrena
Lunedì 30 maggio l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici ospita la presentazione di 'Donne ingannata'. Esther Basile conversa con Giualian Sgrena
Domenica, 29/05/2022 -
Riceviamo e pubblichiamo
Lunedì 30 maggio nella splendida cornice di un Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli in Palazzo Serra di Cassano
Via Monte di Dio 14 si tiene la presentazione di 'Donne ingannate' (ed Il Saggiatore) della giornalista e scritrrice Giuliana Sgrena.
Insieme all'autrice presenta il libro la filosofa Esther Basile. L'incontro è introdotto dal saluto del Presidente Massimiliano Marotta e accompagnato dalle letture dell'attrice Anna Maria Ackermann. Videoriprese di Rosy Rubulotta.
"Il velo islamico è il simbolo dell’oppressione della donna o un’espressione della sua libertà? Io non ho dubbi e credo di poterlo dimostrare in questo libro: è sicuramente il simbolo dell’oppressione, anche se in forme e gradazioni diverse. La libera scelta di portare l’hijab, invocata in nome della religione, della tradizione e/o dell’identità, in fondo risponde solo all’ossessione maschile del corpo della donna”. Questo il modo con cui Giuliana Sgrena introduce e dipana il suo libro.
Si tratta di un testo ricco di eventi storici che ci conduce in una alterità di Paesi, usanze,tradizioni e contraddizioni come a voler sottolineare ancora una volta la libera scelta del velo.
Il libro si sofferma su tre aspetti, come Sgrena indica nella introduzione: l’uso del velo in rapporto alla tradizione e all’emancipazione delle donne, poi vanificata dalla reislamizzazione; l’identità, a partire dall’Iran dove è stato Khomeini a dare al chador una valenza identitaria, il cui rifiuto è costato la vita a Saman, Hina e Sana, tre ragazze italiane di origine pakistana; infine il rapporto tra velo e libertà attraverso le campagne lanciate sui social, ormai un importante strumento di comunicazione in grado di superare gli ostacoli costituiti da regimi autoritari.
Si tratta di entrare nella comprensione di come si possa concepire una conmnessione fra diritti umani e la copertura del corpo femminile.
Si tratta di ritrovare elementi storici e di analiizzare il ritorno del potere dei taleban in Afghanistan e il resoconto della drammaticità del ruolo femminile .
Sgrena ancora una volta ci pone interrogativi e ci fa riflettere sui vuoti incolmabili di libertà.
Dobbiamo solo studiiare con lei ed ritrovare indignazione per le mancate libertà facendo memoria di quanto scrive e racconta di esperienze personali.
Grazie a Giuliana si apre uno spaccato consapevole delle estremizzazioni, delle marginalità.
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