A mano libera. Donne tra prigioni e libertà. Presentazione all'Emergency Infopoint
'Racconti di... ', presentazione all'Emergency Infopoint di ROma del libro delle persone detenute di Rebibbia "A mano libera"
Lunedi, 05/02/2018 - Racconti di... ' all'Emergency Infopoint
Roma - Via IV Novembre 157/b
venerdì 9 febbraio, ore 18,30
presentazione di A mano libera. Donne tra prigioni e libertà
A cura di Tiziana Bartolini e Paola Ortensi
Editrice Cooperativa Libera Stampa
Introducono ELENA SONNINO e STEFANO GRAZIOSI di EMERGENCY
Info 06 93569920 - mail emergencypoint.roma@emeergency.it
- - - - - - - -
A mano libera. Donne tra prigioni e libertà
Un dialogo a distanza tra donne (detenute e no) sulle prigioni che limitano o condizionano corpi e desideri. Pagine vive che comunicano una progettualità densa di speranza, la riconquista di sé e di una positiva autodeterminazione. Della detenzione femminile si parla poco: l’intento del libro è farla conoscere nelle sue specificità e molteplici sfaccettature.
Maturata negli incontri settimanali tenuti nella Casa circondariale femminile di Rebibbia (Roma, novembre 2016 / maggio 2017) con il laboratorio “A mano libera, dentro e fuori”, la pubblicazione raccoglie i testi scritti dalle detenute e vi unisce alcune riflessioni di non detenute sempre sul tema della libertà e delle prigioni che, come donne, viviamo e sentiamo. “Siamo consapevoli delle differenze che ci sono tra chi ha avuto destini tanto diversi - spiegano le curatrici -, ma pensiamo che l’essere donne ci accomuni molto più di quanto si immagini. Vogliamo anche sollecitare uno scambio tra il dentro e il fuori per far conoscere la detenzione delle donne e la complessità delle circostanze che le portano in carcere”. Come osserva la direttrice del carcere Ida Del Grosso, nell’intervista pubblicata nel libro, a causare i reati tra le donne c’è spesso la dipendenza da una relazione affettiva violenta o comunque non paritaria. Ecco, quindi, che la consonanza tra sconosciute e l’incontro con la storia delle conquiste delle donne può offrire qualche spunto di riflessione, ulteriore strumento utile a decodificare percorsi di vita difficili e dolorosi. Perché anche il carcere è un’istituzione costruita su un unico modello, quello maschile, che poco considera le diversità di genere.
Il laboratorio nel carcere femminile di Rebibbia si tiene da tre anni ed è un’iniziativa di volontariato che il periodico NOIDONNE e l’associazione Noidonne TrePuntoZero propone (alla Direzione e alle detenute) come spazio libero di incontro tra donne dedicato alla ricerca condivisa dei possibili sguardi di genere sui fatti del giorno e sui temi di attualità.
Nelle pagine, articolate in brevi capitoli con titoli evocativi (Del tempo, Della solitudine, Delle prigioni interiori e del buono in carcere, citandone alcuni) si susseguono e si mescolano i testi. Il risultato è un coro femminile di “voci potenti che raccontano di drammi ignoti” scrive Agnese Malatesta nella prefazione, testi che “esprimono vitalità e riscatto personale”. Un racconto, corale, intessuto di sofferenze e speranze, intonato sulle note di una positiva presa di coscienza di sé e del valore come persone.
I commenti di chi ha letto il libro, info per acquisto
- - - - - - -
Il libro è edito dalla Cooperativa Libera Stampa, storica editrice della rivista “NOIDONNE”, ed è diffuso in modo autonomo con un contributo indicato di 10 euro, importo finalizzato anche a sostenerne la distribuzione gratuita alle detenute e nelle biblioteche presenti negli istituti di pena. Il ricavato delle vendite è destinato, inoltre, a sostenere la versione web del giornale www.noidonne.org e il settimanale on line diffuso gratuitamente. Informazioni e copie vanno richieste a redazione@noidonne.org o al cell 339 5364627.
La copertina è realizzata con il disegno di una detenuta.
Lascia un Commento