Il Nido di Ana e la violenza raccontata da chi la conosce bene
Le esperienze del Centro antiviolenza, dove le donne trovano ascolto e professionalità, Videointerviste a Alberta Tabbo, Martina Torda, Anna Vigilante
“Fin dall’inizio del nostro cammino, nel 2005, abbiamo redatto un protocollo d’intesa con le istituzioni e le forze dell’ordine allo scopo di creare una rete efficace per combattere la violenza contro le donne e i minori, ma operiamo con non poche difficoltà dovute ai tempi lunghi sia della giustizia sia della burocrazia per ottenere i fondi necessari a sostenere le attività, cioè a pagare le bollette e a garantire il necessario per l’accoglienza”. Alberta Tabbo, fondatrice del Centro Antiviolenza Il Nido di Ana che è gestito dall’associazione di volontariato Capit Rieti, ci accoglie insieme alle operatrici e volontarie nella sede della struttura che è ospitata in locali del Comune di Rieti. “Queste lungaggini, amministrative e giudiziarie, sono un problema grave per chi, come noi, deve dare assistenza concreta alle donne che, quando intendono allontanarsi da situazioni violente, hanno bisogno di risposte immediate per fuggire dal pericolo che il maltrattante costituisce per loro”. ... continua a leggere in noidonne.org
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