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I GOLDEN GLOBES 2023: molti ‘già’ LEONI a VENEZIA 79

I GOLDEN GLOBES 2023: molti ‘già’ LEONI a VENEZIA 79

Una tradizione ormai consolidata tra Italia ed Usa

Giovedi, 12/01/2023 - Ormai un caso divenuto destino e moltiplicato, negli anni: i film in concorso ed in prima mondiale alla 79a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, infatti, han vinto la notte scorsa a Los Angeles 5 premi agli 80esimi Golden Globe Awards.

“Gli spiriti dell’isola”, di Martin Mc Donagh, è stato il più premiato con tre Golden Globes, tra cui miglior commedia e miglior sceneggiatura (sospeso per un ‘attimo’ il giudizio sul trionfo planetario e preannunciato ormai pre-Oscar di Spielberg e del suo “The Fabelmans”).

Han vinto Cate Blanchett per “Tàr” e Colin Farrell per “Gli spiriti dell’isola”, entrambi Coppa Volpi a Venezia come miglior attrice ed attore protagonista.

Il film più premiato in assoluto è stato, si diceva, “Gli spiriti dell’isola - The Banshees of Inisherin” di Martin Mc Donagh che ha vinto per il miglior film commedia, la miglior sceneggiatura (sempre di Martin Mc Donagh) ed il miglior attore protagonista di una commedia/musical (Colin Farrell) che poi così c/m non è.
Cate Blanchett ha vinto come miglior attrice protagonista drammatica per “Tàr” di Todd Field.
“Argentina, 1985” di Santiago Mitre ha vinto il Golden Globe per il miglior film non in lingua inglese, protagonista un sempre più grande Ricardo Darin, il notevolissimo protagonista della prima stupenda versione de “Il segreto dei suoi occhi - El secreto de sus ojos”, un film argentino del 2009 diretto da Juan José Campanella, basato sul romanzo “La pregunta de sus ojos”, del 2005 di Eduardo Sacheri che aveva meritato il premio come miglior film straniero agli Oscar 2010.

Nella rosa complessiva delle candidature, otto film erano stati presentati in prima mondiale alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica: “Gli spiriti dell’isola -The Banshees of Inisherin”, “Tàr”, “Argentina, 1985”, “Blonde”, “Inu-oh”, “The Son”, “The Whale”, “White Noise”, 17 candidature in tutto.
Con “Gli spiriti dell’isola” è il terzo anno che un film della Mostra di Venezia risulta il più premiato ai Golden Globes, dopo “Il potere del cane” (The Power of the Dog, 2022) di Jane Campion e “Nomadland, del 2021 di Chloe Zhao (interprete, lo si ricorderà, una ormai mitica Frances McDormand).
I Golden Globe Awards sono i premi cinematografici organizzati dal 1942 dall’Hollywood Foreign Press Association (HFPA) di Los Angeles, che riunisce i giornalisti di spettacolo di Hollywood in rappresentanza dei media mondiali di 56 Paesi.



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Una BLANCHETT sempre straordinaria

In “Tàr”, del regista Todd Field, Cate Blanchett interpreta una compositrice (personaggio immaginario) di fama mondiale di nome Lydia Tár, acclamata come un genio ed una pioniera per le donne del settore. Tuttavia, l’apprezzata carriera di Lydia rischia la caduta libera per le accuse di cattiva condotta sessuale.

Per rendere realistiche le numerose scene di esibizione e di prova, la Blanchett, 53 anni, si è esercitata con un ‘coach’ per imparare a dirigere lei stessa un'orchestra, anziché affidarsi, magari con meno difficoltà, agli espedienti cinematografici.

"Abbiamo visto tutti quei ‘biopics’ sui pittori, gli scrittori ed i musicisti e tutti abbiam pensato: 'Per favore, Dio, non girare la tela perché so di non essere veramente un pittore (...) - ha dichiarato la Blanchett. "Era davvero importante per me (...) tener testa ai musicisti a cui era stato chiesto di recitare. Come attori dovevamo 'diventare', il più possibile, musicisti".

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