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Yo decido: le donne d'Europa dicono NO alla proposta del ministro spagnolo Gallardòn

Yo decido: le donne d'Europa dicono NO alla proposta del ministro spagnolo Gallardòn

Sabato 1 febbraio le donne d'Europa scendono in piazza davanti alle ambasciate spagnole. A Roma alle 15.30 a piazza Mignanelli (zona piazza di Spagna.)

Giovedi, 30/01/2014 - Le donne europee si muovono a difesa della libertà delle donne spagnole e del diritto all'autodeterminazione, è l’iniziativa nata contro la proposta della nuova legge sull'interruzione di gravidanza dal ministro della Giustizia Gallardòn, il quale non solo cancella la legge Zapatero del 2010 che liberalizzava l’interruzione di gravidanza nelle prime 14 settimane, ma autorizza l'aborto solo in caso di violenza sessuale o di grave pericolo per la salute psicofisica della madre. Per questo motivo il 1 febbraio decine di presidi al grido di "Yo decido" ("Decido io") dimostreranno davanti alle ambasciate e ai consolati spagnoli delle varie città d’Europa, da Madrid a Parigi, da Londra a Bruxelles e in Italia a Milano, Roma, Firenze, Bologna, Reggio Calabria. Molte le città che continuano ad organizzarsi anche in queste ultime ore. La causa scatenante è stato l’“anteproyecto de ley”, varato a dicembre. Ecco perché le donne spagnole hanno deciso di reclamare il rispetto della libertà di scelta in fatto di maternità e il diritto di decidere del proprio corpo, con un unico messaggio comune, tradotto in tutte le lingue che dice tra l’altro: "Perché io decido, perché io sono libera e perché vivo in democrazia esigo dal Governo, di qualunque colore sia, che promulghi leggi favorevoli all'autonomia morale garanti della libertà di coscienza e della pluralità e diversità di interessi". È in nome di questo diritto che molte donne e associazioni dalla Casa Internazionale delle Donne, UDI, Snoq Factory, Snoq Roma, Wilpf-Italia, Coordinamento Donne Cgil Roma e Lazio, Sciopero delle donne, Associazione Punto D, Assolei onlus, Associazione Differenza Donna, GiULiA, "Donne x Diritti", Uil di Roma e Lazio, Coordinamento pari opportunità, NOIDONNE, Zeroviolenzadonne Onlus, Laiga, One Billion Rising si sono date appuntamento il primo febbraio a Roma alle 15.30 davanti all'ambasciata spagnola a piazza Mignanelli (zona Piazza di Spagna), per protestare contro il progetto di legge del Governo Rajoy che intende impedire l’autodeterminazione delle donne spagnole, perché un’Europa senza i diritti delle donne non può esistere.

VIdeointervista a Marta Bonafoni, consiglierea regionale Lazio

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