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Women Have the Power: Patti Smith alle Giornate degli Autori di Venezia 81

Women Have the Power: Patti Smith alle Giornate degli Autori di Venezia 81

L'artista americana ha proposto 'Correspondances', un progetto tra musica, immagini e poesia, in una visione inclusiva, facendo un omaggio a Pasolini

Mercoledi, 04/09/2024 - La regina del rock non si è smentita: la grande cantautrice americana Patti Smith, musicista, scrittrice, pittrice e fotografa, ha incantato l'81^ Mostra del Cinema di Venezia, dove è approdata per una masterclass ed un evento con Isola Edipo e Giornate degli Autori, in collaborazione con Fondation Cartier Pour l’Art Contemporain all’interno della sezione «Cinema dell’Inclusione tra visione e formazione».

L’artista, che voleva diventare una cantante lirica - come ha confessato in diretta - ed è divenuta invece dagli anni Sessanta la voce simbolo di una generazione, che ha cantato da sempre la protesta attraverso l’espressione poetica, è stata protagonista, insieme a Stephan Crasneanscki (Soundwalk Collective), di una masterclass presso la Sala Laguna ed ha condotto il pubblico in un viaggio audiovisivo attorno al cinema e alla poesia a partire da 'Soundwalk Collective & Patti Smith Correspondences', il progetto musicale al quale lavorano e collaborano da anni i due artisti e che include due brani intitolati Pasolini e Medea.

'Correspondances' nasce dalla raccolta di frammenti sonori che Crasneanscki registra in giro per il mondo e che – una volta montati ed editati – vengono ascoltati da Patti Smith, la quale realizza componimenti poetici in base alle emozioni che emergono dai suoni e dalle sonorità proposte: infine vengono scelte delle immagini adeguate, proiettate durante l’esibizione degli artisti.

Patti Smith e Stephan Crasneanscki hanno raccontato il processo creativo audiovisivo di 'Correspondences', partendo dalle immagini del film 'Andrej Rublev' di Tarkovskij - su suoni registrati in un Monastero di Mosca durante la Pasqua e dalle acque del Mar Nero - per passare poi attraverso 'Medea' e 'Il Vangelo secondo Matteo' di Pier Paolo Pasolini, autore da sempre molto amato dalla cantante. Sempre a Pasolini, con le immagini ed i suoni del film omonimo di Abel Ferrara, è stato dedicato un altro momento della performance.

Nel finale Patti Smith ha intonato un suggestivo brano a cappella, cioè cantato senza accompagnamento di strumenti, (il brano era ‘Wing’, una delle più belle canzoni tratte dall'album ‘Gone Again’) e lo ha dedicato alla Mostra ed alla Vergine Maria, evidenziando la sua multiforme religiosità ecumenica, oltre che le sue eccezionali capacità vocali e interpretative.

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