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Women for Women against violence: 10 anni di impegno per le donne

Women for Women against violence: 10 anni di impegno per le donne

21 scatti d’autore illustrano la resilienza alla violenza e alla malattia. Una mostra fotografica immersiva di Umanitas con i racconti delle protagoniste. Successo per la sfilata di 67 donne colpite dal tumore al seno

Mercoledi, 09/04/2025 - Una mostra fotografica unica, quella allestita presso il Rome Convention Center “La Nuvola”, per celebrare un anniversario importante: i dieci anni di Women for Women Against Violence, il progetto sociale e culturale che ha legato in una sola narrazione la lotta contro la violenza di genere e quella contro il tumore al seno. Un progetto coraggioso e unico nel suo genere, che da dieci anni accende i riflettori – anche attraverso il format televisivo in onda su RAI – su due “die killer” delle donne: la violenza di genere e il tumore al seno.

A realizzare l’esposizione, co-prodotta da Ente Eur, l’Associazione Consorzio Umanitas ETS, di cui Donatella Gimigliano è presidente, che ha promosso una serie di incontri, testimonianze ed eventi culturali che arricchiscono e ampliano il messaggio dell’iniziativa: momenti di riflessione pubblica, performance, dialogo interdisciplinare che pongono al centro le ferite (visibili e invisibili) che attraversano la vita delle donne, ma anche la forza e il coraggio della loro risposta.

Dopo l’inaugurazione della mostra, avvenuta alla presenza delle istituzioni, dell’ideatrice e promotrice Donatella Gimigliano, e di alcune delle numerose figure coinvolte, la mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 10 aprile (orario 10.00 -17.00, ingresso gratuito), con un allestimento che parla direttamente all’emotività e alla coscienza collettiva.

La mostra rivela un impegno decennale, divenuto movimento collettivo, che ha trovato forma nei ritratti intensi di Tiziana Luxardo: donne dello spettacolo, della cultura, della società civile e della medicina che, mettendo il proprio volto e la propria voce, hanno deciso di non tacere. Il progetto Women for Women against Violence nasce infatti dalla volontà di rompere due silenzi: quello che circonda la violenza sulle donne e quello che spesso accompagna la malattia oncologica.

In questi dieci anni, è stata costruita una narrazione corale che parla di consapevolezza, prevenzione, informazione e dignità. Un’iniziativa pluripremiata, capace di sensibilizzare l’opinione pubblica e ottenere l'attenzione delle più alte cariche istituzionali, dal Senato della Repubblica al Ministero della Cultura. L’impegno si rinnova oggi con una proposta culturale completa, che accompagna la mostra in un cammino di confronto, approfondimento e partecipazione. Perché il cambiamento passa anche dal racconto, dall’ascolto e da un confronto aperto e trasversale, per costruire insieme nuove consapevolezze e percorsi di vera inclusione. Dunque un anniversario importante, quello di Consorzio Umanitas, fatto di impegno civile, testimonianze e cultura.

Nell’ambito degli eventi previsti, un’emozione collettiva ha avvolto il pubblico de “La Nuvola”, domenica 6 aprile, in occasione della giornata-evento celebrativa dei 10 anni di Women for Women against violence: momento clou della giornata è stata l’eccezionale sfilata che ha visto protagoniste ben 67 donne oncologiche, vere e proprie ambasciatrici di resilienza e forza. A supportarle e unirsi all’iniziativa, numerose associazioni impegnate da anni sul territorio: Tricostarc di Giusi Giambertone, Ramo Rosa da Bologna con Giuliana Fiorini, Donne in Rinascita di Elisabetta Faraoni, Sportello Supporto Donna di Fabrizia Confalonieri, Zitto Cancro di Daniela Raponi e Avvraccio Rosa ODV di Maria Pia Dionisi.

La sfilata ha rappresentato un evento speciale che ha portato in scena bellezza e dignità, la bellezza della rinascita e della solidarietà,
coinvolgendo 67 donne che hanno affrontato o stanno affrontando un percorso oncologico sfilando in passerella, e trasformando il proprio corpo da terreno di dolore a simbolo di forza e femminilità ritrovata, anche grazie alle creazioni dello stilista, e organizzatore dell’evento, Gianfranco Venturi. Il trucco e parrucco sono stati curati da Massimo Polese e Irene Quaglia di Mixart, mentre le modelle hanno brillato indossando anche le collane colorate realizzate da Maria Cristina Mannocchi..

Ad arricchire l’evento anche la musica dal vivo, con le performance di Roberto Icaro, noto per la sua voce che imita perfettamente quella di Renato Zero, e Edy Giordano, una delle donne resilienti ritratta in uno degli scatti d’autore esposti in mostra, con un repertorio dedicato a Donna Summer. A rendere ancora più speciale il momento,
ogni donna è stata omaggiata con i fiori offerti da Maria Fernanda.

A presentare la serata, l’attrice e conduttrice Antonella Salvucci, che ha indossato un abito “Camomilla” a crochet, dedicato al Premio della kermesse e alla pianta simbolo della solidarietà, e realizzato con amore e maestria della fashion designer Antonietta Tuccillo, anch’essa donna resiliente al tumore.

Il ciclo di eventi prosegue con un’importante tavola rotonda dal titolo: “Dalla cura alla sopravvivenza. Come la tossicità economica influenza la qualità della vita nelle donne con tumore al seno”, in programma mercoledì 9 aprile con ingresso libero a tutti. Un tema urgente e ancora troppo poco discusso, che punta l’attenzione sulle difficoltà economiche che si aggiungono alla sofferenza della malattia, penalizzando l’accesso alle cure e il reinserimento nella vita sociale e lavorativa.

A moderare l’incontro sarà Gianni Todini, Direttore di Askanews, con i saluti istituzionali di Svetlana Celli, Presidente dell’Assemblea Capitolina. Tra i relatori: Valeria Vittimberga (Direttore Generale INPS), Fabrizio d’Alba (Presidente Federsanità), Mario Baccini (Presidente ENM), Francesca Rovera (Presidente Scuola di Medicina Università dell’Insubria), Simona Loizzo (Presidente Intergruppo Parlamentare Tumore al Seno), Cosimo Damiano Capolupo (Vice Direttore Generale Banca Popolare del Lazio), Antonio Tomassini (Presidente Ass. Iniziativa Parlamentare per la Salute), Lucio Fortunato (Direttore Senologia Ospedale San Giovanni di Roma) e Giorgio De Toma, membro del Comitato Scientifico Nazionale LILT.

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