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WOMAN BEFORE A GLASS - Intorno a Peggy Guggenheim

WOMAN BEFORE A GLASS - Intorno a Peggy Guggenheim

Al Teatro Biblioteca Quarticciolo, il 27 e 28 gennaio alle ore 21.00, in anteprima romana, Caterina Casini in Woman before a glass - progetto intorno a Peggy Guggenheim di Lanie Robertson per la regia di Giles Smith.

Lunedi, 09/01/2017 - Ci vuole intuito, genialità, leggerezza, spregiudicatezza, per essere artisti, e amore per la trasgressione; ci vuole irresponsabilità, odio per il conformismo, insofferenza per il banale, il già visto, lo scontato. C’è bisogno di follia, per dare vita a un’opera d’arte, soprattutto se l’opera in questione è la vita stessa. Nella vita di “quella matta” di Peggy Guggenheim questi ingredienti non sono mai mancati. Donna dalle mille sfaccettature, difficile, capricciosa e imprevedibile - doti non facili per chi s’intestardisce comunque a voler essere moglie e madre-, Peggy ha attirato l’attenzione di un autore come Lanie Robertson, americano di Chicago, affascinato dalla personalità poliedrica e a tratti inafferrabile di questa icona degli anni ’60, quando, al massimo del suo splendore, aveva trasformato la sua casa veneziana, Palazzo Venier dei Leoni, in uno splendido museo d’arte contemporanea. Il testo ha vinto nel 2005 l’Obie Awards per la categoria “Perfomance”.







Attraverso un linguaggio disinvolto e trasgressivo, così com’era la stessa Peggy, Caterina Casini racconta i “quadri” più significativi della sua vita, che si sovrappongono alla grande Storia, quella di un’Europa, prima in guerra e poi intenta a un faticoso lavoro di pacificazione e ricostruzione. Narrazione di sopravvissuti felici e disperati, dove l’arte è sempre in bilico tra lusso e necessità. Insomma quella Guggenheim coraggiosa e intuitiva, che credeva negli artisti su cui puntava anche se il resto del mondo ancora non sapeva riconoscere quelli che poi sarebbero diventati Pollock, Kandinsky, Mirò, Bacon, Ernst e molti altri.







“È una scrittura che ha una profondità ‘sottocutanea’, ovvero che va espressa attraverso l’agire dell’attore fino alle parole. Non si svela compiutamente se non attraverso questo lavoro, con una costruzione dell’arco drammaturgico molto diversa da quella a cui siamo abituati nella nostra lingua. Molto interessante. Per la regia certamente mi sono rivolta a Giles Smith perché è un ottimo regista, di grande scuola, forza ed eleganza; anche perché è anglosassone e poteva aiutarmi a capire certe sfumature insite nella lingua originale, che rispecchiano modi di pensare, di utilizzare la lingua e di sottolineare, che altrimenti non avrei compreso a fondo”. (Caterina Casini)







Ogni momento è rievocato dalla memoria di Peggy e rivissuto nei due blocchi scenografici a cura di Stefano Macaione. La tecnica del video-mapping permette d’isolare parti di una superficie creando quindi una “mappatura” bagnata dalla video-proiezione. Le cinque strisce che sono sul fondo del palco, sono animate da capolavori dell’arte moderna e video che costruiscono la narrazione, mentre l’oggetto - trono che sta sulla destra del palco è un luogo più intimo, il contatto col reale, il “qui e ora” teatrale, l’intimità di Peggy. La tecnica del mapping permette di riempire le forme concrete (strisce e oggetto - trono) con estrema precisione e modellare le immagini sugli oggetti. “Il lavoro è stato costruire la temperatura dello spettacolo attraverso l'interpretazione, le proiezioni e la loro ritmica”. (Stefano Macaione). Come diceva Kandinsky, grande amico di Peggy, “le regole che collegano tutte le Arti sono le stesse”.





Lo spettacolo fa parte di PORTRAITS ON STAGE - NEL CUORE DELL'ARTE, progetto nato dalle esperienze di diverse compagnie teatrali in residenza che separatamente hanno intrapreso la messa in scena di personaggi o periodi della Pittura e dell’Arte; hanno quindi deciso di fare rete prevedendo, nei luoghi dove gli spettacoli vengono realizzati, l'inclusione di un museo territoriale e una conferenza preparatoria dedicata al pubblico, in cui un esperto introduce il tema, supportato dagli interpreti dello spettacolo. ​



Teatro Biblioteca Quarticciolo

Via Ostuni 8



Info e prenotazioni

Prenotazioni: tel 06 98951725 - 06 0608

Botteghino: feriali ore 18-21.30, festivi ore 16-18.30

Biglietti

Intero 10 euro

Ridotto 8 euro (over 65, under 24, possessori Bibliocard)

promozione@teatrobibliotecaquarticciolo.it

www.teatrobibliotecaquarticciolo.it - www.teatriincomune.roma.it

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