Egitto - Quando l’arte di difendersi passa per alcune semplici tecniche che le donne dovrebbero conoscere
Zenab Ataalla Venerdi, 03/04/2015 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2015
Il Cairo. Il WenDo è una tecnica di autodifesa personale femminile che ha riscosso solo negli ultimi anni grande successo in Egitto. Nato negli anni Settanta in Canada e diffusosi nei Paesi anglosassoni, qui si afferma con successo grazie alla trainer Schirin Salem. Il motivo della sua popolarità sta nella facilità di apprendimento e di esecuzione delle tecniche di base per evitare una probabile situazione di pericolo. “Il WenDo, che sta per percorso delle donne, è il risultato della contrazione della parola inglese Women e della parola giapponese Do. Ti permette di acquisire il controllo sul tuo corpo e di imparare le mosse basilari per reagire ad un attacco verbale e fisico”, spiega la trainer Fatma Ateef. “Quello che cerchiamo di fare nei nostri corsi è far capire alle donne qual è il loro spazio, qual è il limite oltre il quale gli altri non sono autorizzati ad andare. A volte ci capita di non saperlo e di lasciare intendere ciò che non vorremmo. Invece quì le donne imparano a comprendere i confini che devono essere rispettati, e a sviluppare quel coraggio e quella determinazione che possono rappresentare già di per sé un deterrente per la possibile molestia. Non si tratta solo di agire, ma si tratta prima di tutto di far capire al molestatore che non abbiamo paura anche solo guardandolo.
In realtà bisogna uscire da quella condizione di passività che ha portato molte donne a subire una violenza senza reagire per la paura che le ha pervase in quel preciso istante. Lavoriamo proprio perché quella paura non le sfaccia soccombere. Quando si tratta di affrontare una situazione di pericolo abbiamo bisogno di essere sicure e forti sia mentalmente che fisicamente - continua Fatma -. Le donne devono imparare ad avere un equilibrio mentale nel momento in cui vengono raggiunte da complimenti poco galanti o addirittura strattonate. Perché rimanere salde sia mentalmente che fisicamente serve già a mettere all’angolo il molestatore”. Lo scopo delle tecniche del WenDo per le donne insegnato dalle donne è quello di dare ad ognuna di loro la consapevolezza di quello che sono e di quello che possono fare. “Non bisogna essere delle atlete per difendersi. Bisogna solo essere consapevoli di quello che siamo e dei nostri punti di forza. Nel corso le donne si ritrovano in un ambiente confortevole dove nessuna giudica le altre, ma è invece la condivisione dell’essere donne a far riscoprire la forza del sesso femminile” conclude Fatma.
Dalla Rivoluzione ad oggi sono centinaia le donne che hanno preso parte ai corsi di WenDo. Sabato 14 marzo si è replicato l’evento al quale hanno partecipato moltissime donne egiziane e straniere. Il problema delle molestie sessuali sia diventato una piaga in Egitto. Nel 2013 il rapporto delle Nazioni Unite, su un totale di più 2000 intervistate, circa il 90% dichiara di aver subito una qualche forma di molestia sessuale; più dell’80% dichiara di non sentirsi sicura per strada. Lo stesso studio afferma che la presenza di leggi che puniscono i molestatori è percepita dalla donne egiziane come un passo in avanti del governo ad affrontare il problema. A questo proposito è del giugno scorso la modifica dell’articolo 306 del Codice Penale con la quale si inasprisce la condanna per chi commette un reato di molestia sessuale, sia fisica che verbale. La pena può arrivare ad un massimo di 10 anni di reclusione con il pagamento di una multa di 50.000 Lire egiziane.
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