Se ne va una donna che aveva messo al centro del suo agire l'ecologia e i diritti
Lunedi, 26/09/2011 - E’ morta ieri a Nairobi, dove si trovava per curare un cancro che l’aveva assalita, Wangari Maathai, primo Premio Nobel per la pace ad una donna africana. Ma Wangari era molto più di questo riconoscimento che l’aveva fatta conoscere al mondo. Il suo passaggio sul nostro pianeta è stato caratterizzato dal contributo che questa grande donna ha dato perché il mondo fosse migliore, l’aria più respirabile e limpida, le donne più rispettate ed amate, l’Africa più verde. Aveva ricevuto il premio Nobel per la pace nel 2004 per il suo impegno in Kenia per la democrazia, la pace e lo sviluppo sostenibile ma prima di ciò Wangari era stata una lottatrice, prima donna ad ottenere in Africa Centrale ed Orientale un dottorato. Nata nel 1940, laureata in Biologia con un master in Scienze, era una vera rarità, per la sua formazione, tra le donne rurali del Kenia. La sua carriera accademica si è svolta nell’Università di Nairobi dove ha ricoperto varie docenze prima di diventare, anche qui prima donna, direttrice di un Dipartimento. Nel 1970 si era sposata e dalla sua unione erano nati 3 figli; ma già all’inizio degli anni ’80 il marito aveva chiesto il divorzio con la motivazione che sua moglie era: “ troppo colta, aveva troppo carattere, troppo successo ed era troppo ostinata per essere controllata” (Encyclopedia of World Biography, 1999, Gale Group.)
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