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Volutamente dimenticate

Volutamente dimenticate

Note ai margini - Nei confronti TV toni da tifoseria da stadio...

Castelli Alida Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2006

Di fronte alle dispute di queste settimane relative alla presenza nei media dei diversi leader, a parte le giuste posizioni di “condivisione” per la propria parte, capita di assistere a toni, almeno tra i leader, da vera tifoseria da stadio, con un linguaggio da “ripetenti”, le stesse cose, dette e ridette all’infinità sempre più riassunte fino a far sparire ogni sfumatura, quasi ogni differenza.

Non voglio nemmeno sollevare il problema dell’esiguità delle donne presenti, né quello di spazi sempre più risicati che in questi giorni di campagna elettorale ci viene assegnato.

Anche l’insediamento della prima presidente del Cile Michelle Bachelet, é passato come piccolo momento di folclore e che cosa si siano dette nei loro incontri lei e la Ministra Prestigiacomo e in quello con l’ex Ministra Melandri non ci é dato conoscerlo. Avranno poi parlato? Veramente ce le hanno solo fatte vedere un attimo mentre si facevano fotografare! L’insediamento del principe Alberto a Montecarlo ha avuto recentemente ben altri onori. Eppure, almeno durante la campagna elettorale si dovrebbe pensare alla metà dell’elettorato: quello rappresentato dalle donne del nostro Paese. Verrebbe da pensare che tutta questa “indifferenza” anche in tempi dove la contesa è alta sia un po' consapevole. Forse i vari politici e le varie testate televisive si sono accorte che l’allontanamento dalla politica é di fatto molto forte, per le donne, (e non solo loro). L' ISTAT ha presentato, a questo proposito, una ricerca condotta su incarico della Commissione Pari Opportunità su “ partecipazione politica e astensionismo secondo un approccio di genere”. In questa ricerca appare evidente che la televisione sia e continui ad essere il canale di informazione politica assolutamente dominante. Ma dominante quanto? Solo il 17% delle donne ascoltano dibattiti politici (contro un 27% di uomini) e allora gli altri come si orientano ? Sicuramente resistono altri canali: quelli informali, del passa parola ecc.

Ma sicuramente la politica (i politici) dovrebbero incominciarsi ad interrogare sul vero motivo di tanta indifferenza, grave soprattutto per la democrazia, grave anche per il livello d’astensionismo al voto che ne è di solito una diretta conseguenza.

(2 aprile 2006)

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