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"Vo(l)to di donna", la mostra a Roma

E' visitabile fino al 16 febbraio la mostra allestita alla Camera per celebrare la prima volta del voto alle donne

Lunedi, 23/01/2017 - "Vo(l)to di donna" è il titolo della mostra allestita alla Camera (Sala della Regina di Palazzo Montecitorio) per celebrare i 70 anni del voto alle donne. Il grande interesse riscosso dall'iniziativa ha suggerito di prorogarne l'apertura fino al 16 febbraio 2017.

La mostra - prodotta e organizzata da MetaMorfosi - è promossa dalla Fondazione Bellisario, in collaborazione con la Camera dei Deputati, insieme alla fondazione Nilde Iotti e l'Associazione Culturale ArtisticaMente.

L'esposizione, che nasce dal progetto di Graziella Falconi ed è curata da Silvia Pegoraro con Graziella Falconi e Anna Carla Merone, è suddivisa in tre sezioni precedute da un'introduzione volta a illustrare i fattori socio-politici che portarono al voto delle donne in Italia.

Nella prima sezione sono presenti le opere di alcuni artisti come: Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico, Reanto Guttuso, Giacomo Manzù Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Giovanni Boldini, Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Giacomo Manzù, Arturo Martini, Pino Pascali, Piero Pizzi Cannella, Mimmo Rotella, Alberto Savinio (autore dello splendido ritratto di Palma Bucarelli del ‘45 prestato dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e scelto come immagine-simbolo della mostra), Mario Schifano, Mario Sironi: uomini che hanno fatto della donna l’oggetto della propria arte, con particolare frequenza e intensità.

Nella seconda sezione si trovano le opere di artiste italiane
che con la loro carica innovativa hanno trasformato il Novecento e l’inizio del nuovo millennio: tra loro, Carla Accardi, Pippa Bacca, Benedetta Cappa Marinetti, Dadamaino, Marilù Eustachio, Léonor Fini, Giosetta Fioroni, Paola Gandolfi, Maria Lai, Ketty La Rocca, Bice Lazzari, Titina Maselli, Antonietta Raphaël Mafai, Cloti Ricciardi, Grazia Toderi e molte altre.

La mostra si conclude con le opere di sedici artiste straniere,
di fama internazionale, scelte per il valore sia estetico sia socio-politico del loro lavoro: sono le “nuove italiane” arrivate da Venezuela, Iran, Georgia, Senegal, Libia, Argentina, Ucraina, Sudan, Spagna, Australia, Germania, Tunisia, Cina, Giappone, Stati Uniti d’America.



L'ingresso è libero, (dalle 16,30 alle 18, ultimo ingresso 17,30). Orari: da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso 17,30); info 0667601

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