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Volontarie delle Belle Arti

Volontarie delle Belle Arti

Onna / 2 - Il lavoro dei volontari del Servizio Civile Internazionale tra le macerie per il recupero degli oggetti di proprietà personale e delle pietre delle case

Di Sabatino Guendalina Martedi, 01/12/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2009

Utensili, ceramiche ancora intatte, strumenti dei secoli scorsi per lavorare il metallo, libri antichi, lettere, album con foto di famiglia, documenti dei primi del novecento, memoriali. È stato prezioso il lavoro dei volontari del Servizio Civile Internazionale tra le macerie di Onna per il recupero degli oggetti di proprietà personale e delle pietre delle case. Il Progetto, a cura dell’Accademia delle Belle Arti di L’Aquila, prevede la restituzione delle cose ai proprietari, le pietre, catalogate, saranno, invece, riutilizzate per ricostruire il piccolo borgo così com’era. Le pietre di ogni casa sono state raccolte e segnate con colori diversi (per distinguere l’una dall’altra), con numeri progressivi e con le iniziali C o P che indicano il tipo di pietra: cantonale o perimetrale. “Con questo lavoro i miei compagni sono riusciti a ricostruire un portale antichissimo”, dice Elisa De Dominicis, che, nel mese di agosto, ha lavorato nel borgo martoriato dal terremoto con il gruppo di volontarie e volontari dello S.C.I. E aggiunge: “è stata dura lavorare nella drammaticità delle macerie. Mi ha colpito il ritrovamento di una borsa: dentro i documenti, le chiavi, i soldi. Mi hanno detto che erano di una ragazza che ero convinta di aver incontrato nella tendopoli, purtroppo, invece, era morta durante il terremoto, sepolta dalle macerie. Il tutto è stato riconsegnato alla madre, che ha perso due figlie nella tragedia. È venuta a ringraziarci. Straziante.”



(30 novembre 2009)

 

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