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Voglio essere come Vittoria Giunti

Voglio essere come Vittoria Giunti

Libri - Vittoria, il primo sindaco donna di Santa Elisabetta, fu eletta nel 1956, in una Sicilia che alle donne non concedeva nulla

Antonella Iaschi Venerdi, 28/02/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2014

Quando la giovane donna mi ha detto "Voglio essere come Vittoria Giunti" ho sentito una scossa dentro. Da pochi minuti Gaetano Alessi stava parlando, io non avevo ancora letto il suo libro, ma quello che lui trasmetteva era amore, rispetto e stima. Vittoria, il primo sindaco donna di Santa Elisabetta, fu eletta nel 1956, in una Sicilia che alle donne non concedeva nulla: Notte persa, figlia femmina... partigiana che ha saputo trasformare la propria esistenza in "resistenza", donna che ha saputo fare della lotta per i diritti un dardo capace di coinvolgere persone di ogni età. Scrivendo "Le eredità di Vittoria Giunti" edizioni ADest, Gaetano Alessi ha riportato la storia e le ultime parole di una "Compagna", pagine che suonano come un inno alla donna, alla legalità, alla condivisione. Un lascito importante che fa pensare e anche sognare che l'utopia di Vittoria (che è stata anche se per poco direttrice del nostro giornale) sia ancora una meta per la quale lottare a dispetto della politica dei nostri giorni che non parla del cancro che sta producendo metastasi in tutte le regioni della

nostra Patria, permettendo alla malavita organizzata di uccidere un bambino di tre anni in cambio di inutili indignazioni postume. Vittoria Giunti ha saputo fare della propria indignazione al fascismo

"Resistenza", della propria capacità di lottare "vita" e del proprio coraggio "esempio" per tutti coloro che come quella giovane donna e il sindacalista Gaetano Alessi vogliono raccogliere e trasmettere il suo messaggio.



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