VIRGINIA WOOLF e BLOOMSBURY – INVENTING LIFE

Giovedi, 09/02/2023 - Ancora per pochi giorni, fino a domenica 12 febbraio, la possibilità di visitare l’esposizione di cui al titolo collocata al Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps, della Capitale, cui si deve la progettualità in consonanza con la casa editrice Electa, in collaborazione con la National Portrait Gallery di Londra.

Ideata e curata da Nadia Fusini – critica, scrittrice, traduttrice nonché la studiosa più profonda del talento di Virginia Woolf (https://www.noidonne.org/articoli/woolf-a-z-scritto-da-nadia-fusini-18408.php) - in collaborazione con Luca Scarlini - scrittore, drammaturgo, ‘events artist and performer’ - l’esposizione racconta innanzi tutto del sodalizio intellettuale ed anche sentimentale del Bloomsbury Group attraverso libri, parole, dipinti, fotografie e oggetti dei protagonisti di un vissuto esperienziale che si profuse tra letteratura, editoria, arte, in quasi tutte le sue declinazioni, anche quelle ‘applicate’, e poi filosofia, socio-economia (allora nacque la moderna e ben attuale macro-economia ad opera di John Maynard Keynes) e, insomma, una summa del pensiero praticamente a 360°.

Il catalogo, della casa editrice Electa, prezioso ‘baedeker’ alla mostra, pure a cura degli stessi Fusini e Scarlini, con interventi di rilievo di Lia Giachero, Giorgio La Malfa, Liliana Rampello, Tomaso Montanari, Sara De Simone e Pietro Boitani, è stato realizzato come un ‘journal’ all’inglese, un ‘diario intimo’, un quaderno di appunti e ricordi, una narrazione per immagini che ripercorre puntualmente i tratti salienti della mostra come i protagonisti, le case, gli amori, la letteratura, il rapporto con le arti e le pubblicazioni, ma anche la politica - da polis - e traccia un ritratto di una delle vicende culturali più significative del Secol Breve, molto simile – certo ‘mutatis mutandis’ e oltrepassata la Manica, nel cuore della ‘vecchia Europa’ - all’altro pure irrinunciabile, per la Memoria collettiva, Circolo di Vienna: a tutt’oggi, di entrambi, è ancora ben palpabile, l’imprescindibile ed indimenticabile eredità intellettuale ed antesignana.