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Violet Gibson: storia di un enigma

Violet Gibson: storia di un enigma

A tutto schermo - Esce il documentario di Gabriella Romano sulla donna che attentò alla vita di Mussolini

Colla Elisabetta Giovedi, 29/07/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Agosto 2010

Forse non molti ricordano che il 7 aprile del 1926 Mussolini rischiò la vita in un attentato messo in atto da una donna: fu Violet Gibson, un’irlandese di 49 anni, a sparare al gerarca fascista, disposta a tutto - come scriverà lei stessa - per “liberare l’Italia dalla dittatura”. La figura di questa donna nel contesto epocale, la ricerca delle sue motivazioni e la storia del suo internamento in manicomio, sono l’oggetto del ben congegnato documentario Violet: storia di un enigma, scritto e diretto dall’autrice e regista Gabriella Romano, realizzato da Paneikon productors con il sostegno della Regione Lazio e presentato presso il Museo Laboratorio della Mente (allestito all’interno dell’ex-manicomio in Piazza S. Maria della Pietà a Roma e diretto dal dott. Pompeo Martelli). “Ho lavorato intorno a questo progetto per circa 8 anni - racconta la Romano - inizialmente pensavo ad una serie sulle donne che, nella storia, hanno ucciso per motivi ideologici; mi affascinava il connubio fra donne e criminalità e, 10 anni fa, se ne parlava molto meno, ma era complesso acquisire informazioni e si riteneva che queste ricostruzioni istigassero alla violenza. La Gibson, per tutte, mi è sembrata il simbolo di tante donne di cui la storia non parla, occultate o ignorate, o finite come in questo caso con l’internamento in manicomio”. L’indagine documentaristica - corredata da magnifiche immagini dell’Istituto Luce - coinvolge i movimenti anarchici del tempo, ipotizzando conoscenze della Gibson con noti anti-fascisti, ma esamina anche l’afflato mistico estremista attribuito alla donna, pronta al sacrificio supremo per il bene comune. Fallito l’attentato, la Gibson, dapprima internata nel manicomio di Roma, viene poi estradata in Inghilterra e lì ricoverata in una clinica psichiatrica fino alla sua morte nel 1956, a nulla valendo le richieste rivolte alla Regina per essere trasferita in un convento. Il documentario, distribuito dall’Istituto Luce e presto reperibile in DVD, verrà mandato in onda su RAI STORIA, nell’ambito della serie televisiva “La Storia Siamo Noi”.

 





Film-maker indipendente, scrittrice e giornalista, Gabriella Romano nasce a Torino nel 1960. Esordisce come giornalista teatrale e musicale, collaborando per la Gazzetta del Popolo, RAI Radio3 e svariate riviste. Per la televisione, lavora nell’organizzazione e ricerca di programmi, inizialmente per la RAI di Londra e poi, conseguito un master in Regia del Documentario presso il Goldmiths’ College, per numerose emittenti e società di produzione indipendenti inglesi, statunitensi e canadesi. Contemporaneamente realizza alcuni progetti indipendenti di documentario, specializzandosi in progetti di storia orale sull’omosessualità. Tornata in Italia nel 2002, coordina la redazione di www.equalportico.it, TV web su donne, lavoro e nuove tecnologie (progetto finanziato dalla UE e dalla Regione Emilia Romagna, prodotto dall’Associazione Orlando). Prosegue le sue attività in ambito televisivo e giornalistico, pubblicando anche saggi e racconti. Fra gli altri: Fuori della Norma. Storie lesbiche nell’Italia della prima metà del 900, Rosenberg & Sellier (2007) e Principesse Azzurre n. 3, edito da Mondadori (2005). Fra i suoi documentari: Ricordare e L’Altro Ieri, sulla condizione degli omosessuali italiani durante il fascismo.



(2 agosto 2010)





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