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Violenza: una femminista e le parole degli uomini

Violenza: una femminista e le parole degli uomini

- Un progetto teatrale e uomini che dal palcoscenico parlano della violenza, della virilità e della sessualità. Tutto è cominciato da un blog…

Monica Lanfranco Martedi, 27/05/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2014

 Manutenzioni-Uomini a nudo è un progetto unico in Italia: è teatro sociale per uomini nato da un libro scritto da una femminista che diventa pièce teatrale recitata da uomini comuni, e non da attori professionisti.


 La pièce attinge dal libro Uomini che odiano amano le donne - virilità sesso violenza: la parola ai maschi, nel quale sono raccolte le 1800 risposte a 6 domande mandatemi da 300 lettori, intercettati attraverso il mio blog sul Fatto: che cosa è per te la sessualità? pensi che la violenza sia una componente della sessualità maschile più che di quella femminile? cosa provi quando leggi di uomini che violentano le donne? ti senti coinvolto, e come, quando si parla di calo del desiderio? essere virile: che significa? la pornografia influisce, e come, sulla tua sessualità? Per una volta, invece che parole di donne sulla sessualità e la violenza, si è chiesto agli uomini di esporsi, di mettersi in relazione, di soffermarsi a pensare su di loro, il loro corpo, il loro desiderio, i lati oscuri del loro genere.

Il libro, uscito a marzo del 2013, è stato letto dall’autore teatrale Ivano Malcotti: è bastata una sua telefonata e in poco tempo è nata la pièce, già rappresentata nel 2013 da oltre 70 uomini (poliziotti, baristi, insegnanti, studenti, pensionati..) a Sussisa, Modena, Pinerolo, Macomer, Atzara, e nel 2014 a Sanluri, Bagnacavallo, Bassano del Grappa, Recco, Torino. Il prossimo appuntamento è a Imola, il 3 giugno, e, come già ad aprile con la squadra di rugby del Pro Recco, anche qui ci sarà una squadra, ma un po’ particolare: si tratterà infatti dei 13 consiglieri comunali, convinti a partecipare dall’instancabile e determinata Presidente del Consiglio Paola Lanzon. Con la prima rappresentazione non avevo colto la portata potenziale della proposta di teatro sociale per uomini: creare un copione dal libro, non inventando nulla ma attingendo da esso per le frasi, i pezzi più incisivi ed emozionanti, era ciò che doveva essere fatto. Era l’evoluzione necessaria di un percorso di relazione che prendeva il largo, verso approdi inediti. Il libro è la restituzione scritta senza mediazione delle risposte, la pièce è il suo lato fisico, l’acting out materiale del flusso emotivo che il testo offre, il corpo reale dell’emotività che le parole scritte sono impossibilitate a fisicizzare. Si è realizzato qualcosa che in Italia non era mai accaduto: uomini comuni, la cui maggioranza non fa teatro e non si è mai rapportata con il lavoro di una femminista hanno coinvolto, oltre a loro stessi, altri uomini, le loro famiglie, pezzi di collettività. Se è vero che la politica è tale se comprende e si nutre della relazione con i corpi allora Manutenzioni-Uomini a nudo è il frutto politico maturo, ricco e fecondo di questo intreccio. Uscire dal silenzio maschile, dalla tradizionale reticenza degli uomini a confrontarsi con le emozioni, dalla tentazione di svicolare dagli oneri che la relazione e il dialogo chiedono, questo e molto altro significa la scelta di far parte del progetto della pièce teatrale, che trovate qui manutenzionilapiece.wordpress.com.

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