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Violenza: è giunto il momento che i governi di tutto il mondo si assumano la loro responsabilità, co

Violenza: è giunto il momento che i governi di tutto il mondo si assumano la loro responsabilità, co

UN Women è al lavoro per dare attuazione alla promessa contenuta nello Statuto delle nazioni Unite di uguali diritti di uomini e donne

Domenica, 27/11/2011 - Oggi, giovedì 25 novembre, ricorre la “Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne”, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999 con la Risoluzione 54/134, per sensibilizzare governi, organizzazioni governative, ONG, società civile e mezzi di informazione su questo fenomeno.



L’Assemblea Generale dell’Onu ha ufficializzato una data che fu in realtà scelta da un gruppo di attiviste, riunitesi nell’Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà (Colombia) nel 1981. Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio del 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leònidas Trujillo, il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per più di 30 anni (1930-1961).



Il 25 novembre 1960 le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono fermate sulla strada da agenti del Servizio Militare di Intelligenza. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, nel tentativo di simulare un incidente. L’assassinio delle sorelle Mirabal risvegliò l’indignazione popolare che portò nel 1961 all’uccisione di Trujillo e successivamente alla fine della dittatura.



In Italia solo dal 2005 diversi Centri antiviolenza e Case delle donne hanno iniziato a celebrare questa giornata.



L’Istat ha svolto per la prima volta nel 2006 un’indagine interamente dedicata al fenomeno delle violenza contro le donne in Italia su un campione di 25 mila donne tra i 16 e i 70 anni. L’indagine rileva diversi tipi di violenza: fisica e sessuale dentro e fuori la famiglia, la violenza psicologica e lo stalking. I dati, diffusi però solo nell’Ottobre 2009, rilevano che sono quasi 7 milioni le donne tra i 16 ed i 70 anni che hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita, pari al 31,9 per cento.



Nell’Unione Europea il 40-50% delle donne di tutti i Paesi membri ha subito almeno una volta nel corso della sua vita una molestia sessuale sul posto di lavoro. In media due donne a settimana sono uccise dal partner attuale o precedente; questo dato costituisce un terzo del totale degli omicidi commessi in Europa.



A livello mondiale la situazione è piuttosto preoccupante. Si stima che vengano coinvolte annualmente 800.000 persone nella tratta di esseri umani; l’80% delle stesse è donna, tra cui, nel 79% dei casi, le stesse vengono destinate al mercato dello sfruttamento sessuale.



In questo contesto planetario, ha affermato Michelle Bachelet, Direttore Esecutivo e Sotto-segretario Generale UN Women., “è giunto il momento che i governi di tutto il mondo si assumano la loro responsabilità, con azioni concrete, trasparenti e impegni inderogabili”, per sradicare la violenza contro le donne.“Necessità di leadership, leggi efficaci e una giustizia inequivocabile per processare i responsabili e porre fine all’impunità”, come propone l’agenda di ‘UN Women’.



Guardiamo dunque avanti. Michelle Bachelet ha proposto un’agenda in sedici punti concreti per un’azione decisiva volta a prevenire, proteggere e fornire servizi essenziali per porre fine alla violenza contro le donne. Tutelare le nostre madri, sorelle e figlie richiede capacità di comando e risorse sufficienti, leggi efficaci e azione giudiziaria nei confronti degli autori di tali crimini per mettere fine alla loro impunità. Decisivo per il successo di tale azione è il forte impegno di uomini e ragazzi come partner a eguale titolo, che prendano una posizione di tolleranza zero nei confronti della violenza contro le donne. Violenza che si può prevenire cambiando le norme attraverso educazione e campagne di sensibilizzazione pubblica





UN Women è al lavoro per dare attuazione alla promessa contenuta nello Statuto delle nazioni Unite di uguali diritti di uomini e donne. In un’opera che aggrega l’intero sistema ONU, la campagna del segretario Generale “United to End Violence Against Women” accresce la consapevolezza generale e mobilita Stati, comunità e individui per un’azione che sia volta a terminare questa massiccia e sistematica violazione dei diritti umani.







Il Fondo fiduciario delle Nazioni Unite per porre fine alla violenza contro le donne supporta gruppi locali e sostiene strategie innovative, salvando vite e aiutando a mettere fine a indifferenza , disuguaglianza e impunità, che permettono alla violenza di continuare.

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