Lunedi, 06/11/2017 - Dunque, a seguito del caso, per semplificare, porcello Weinstein versus Asia Argento (e altre), si sta svolgendo un nastro di denunce di molestie, violenze e stupri a danno di donne aspiranti dive. Fortunatamente (?) sono piovute denunce a carico di uomini politici con mani lunghe e di università affollate di intellettuali maschi che insidiano i corpi di colleghe e studentesse.
Papa Francesco non ha mai usato la parola femminicidio e non ha mai affrontato la questione delle molestie, ma di recente ha sostenuto che il mondo ha bisogno di "una rinnovata cultura dell’identità e della differenza".
Può darsi che non facesse riferimento alla differenza di genere, ma è inequivocabile l'aggiunta che la relazione uomo/donna “va ben oltre il matrimonio e la famiglia”. Anche lui è in questione la fine di orribili stereotipi chiamati "costume".
La giornalista inglese Laurie Penny, autrice di "Meat market. Carne femminile sul banco del capitalismo", ha scritto un articolo durissimo (tradotto sull'ultimo numero di Internazionale) sull'orizzonte del desiderio, negato alle donne. Le donne non hanno diritto alla libertà sessuale e tanto meno all'autonomia del desiderare: neppure le viene chiesto il consenso quando un uomo desidera il suo corpo. Educate a reprimere i propri desideri l'accettazione della subalternità porta a ritenere normale che la donna non possa dire no. Richiesti di dire la propria verità, molti uomini negano di aver mai in vita loro "tecnicamente" commesso uno stupro, tanta è l'abitudine a dirsi che la donna ha goduto anche se l'uomo ha dovuto forzare un poco le situazioni; quanto alle molestie, al massimo invocano il rispetto del buon gusto, non del rispetto dovuto al corpo femminile. Bisognerà, però, ricordarsi che non ci sono sole le donne in carriera: molte di più si contano le precarie e le immigrate che "subiscono" perché il ricatto non può far perdere un posto di lavoro necessario.
E bisognerà che tutte dicano a voce spiegata quante volte fin da bambine hanno incontrato un esibizionista e sono state palpeggiate in autobus, premute da qualche sciagurato che fa sentire, con la propria urgenza sessuale, il suo potere.
Per parte mia aggiungo un'osservazione ancor più feroce delle parole di Penny: ormai il riconoscimento dell'omosessualità è effettivo: ci sarà pure un gay disposto a molestare qualche maschio simile al Porco Imperatore, (come Penny definisce Trump).
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