Tavolo tecnico voluto dal Consiglio Superiore della Magistratura sul fenomeno della violenza di genere e il femminicidio. Cosa aspettarsi da questi lavori
Venerdi, 13/04/2018 - Si sono conclusi questa mattina i lavori di un tavolo tecnico voluto dal Consiglio Superiore della Magistratura sul fenomeno della violenza di genere e il femminicidio [1] .
Ma quel report dice di più e arriva a parlare di «sostanziale disinteresse nel contesto civile rispetto a quanto denunciato e riscontrato in sede penale quale prassi piuttosto diffusa, come se gli agiti violenti del genitore maltrattante e/o persecutore fossero elementi trascurabili nella valutazione della capacità genitoriale. (…) Così accade che a fronte di misure tutelanti nel contesto penale, non di rado siano adottati provvedimenti di affido condiviso dei minori in sede civile, normalmente a seguito di plurimi e interminabili incontri con i Consulenti tecnici d’ufficio (CTU) che dispongono incontri tra le parti (congiunti e poi separati e poi ancora congiunti), che nella sostanza vanificano quasi completamente le misure tutelanti, senza tener conto del fatto che si traducono in un’esperienza traumatica nel corso della quale le donne sono costrette a incontrare l’uomo maltrattante e a rivivere le prepotenze e le denigrazioni esposte alla vittimizzazione secondaria anche dagli operatori coinvolti che spesso sminuiscono il punto di vista e le richieste avanzate dalle donne» [2] .
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