Ci si ricorda delle cose, a volte, solo il giorno delle ricorrenze. E si scende in piazza con le bandiere, oppure si va al cimitero, oppure si comprano regali per festeggiare....
3) di TAMARA NART
Ci si ricorda e ci si dimentica delle cose.. solo di quelle imparate pero’.
Durante il passare degli anni...negli ultimi scambi generazionali secondo me é proprio questo cio’ che é venuto a mancare.. l’insegnamento e l’educazione..
Da ambo le parti intendo :
DONNE : donne non educate al proprio corpo , non educate ad utilizzare la propria materia grigia , non educate a scegliere cio’ che é giusto e magari difficile invece che cio’ che é piu’ ‘semplice’.
UOMINI : uomini non educati al rispetto delle regole , non educati alla parita’ sessuale , non educati all’amore.
UOMINI E DONNE : uomini e donne non educati al rispetto proprio e reciproco come creature viventi e pensanti. Uomini e donne privi di una qualsiasi educazione morale.
Credo che la prima grande rivoluzione che possa fare una donna conscia delle sue capacita’ ,in primis come donna in quanto tale, sia di educare la propria prole al rispetto delle regole,al rispetto per sé stessi e al rispetto per gli altri. Solo una societa’ che posa le propria fondamenta su una generazione capace e rispettosa del prossimo puo’ auspicare ad essere migliore. Noi ora stiamo scivolando lentamente in un limbo..fino all’oblio..all’oblio dei sensi..della conoscenza.
Tutto cio’ che é cronaca nera ormai é qualcosa di gia’ sentito..quasi accettato perché ormai troppo frequente. Senza per altro mai vedere qualcuno che effettivamente propone qualcosa per debellarla.
In una societa’ in cui, dove tutto cio’ che é immorale o illegale , viene reso immediatamente ‘legalizzato’ e fatto passare come ‘serata innocua’ o ‘ragazzata’..non ci si puo’ aspettare piu’ niente.
Concordo con Antonella nel dire che é ora che ci rimbocchiamo le maniche e scendiamo anche in piazza se necessario. In un Paese in cui lo Stato tende a mancare o addirittura favoreggiare cio’ é illegale non possiamo starcene con le mani in mano , perché al peggio non c’é mai fine purtroppo.
La giornata del 25 Novembre é estremamente importante per trattare argomenti relativi alla violenza sulla donna , grande o piccola che sia.
Si potrebbe organizzare una manifestazione durante la mattina. Durante la sera invece so’ gia’ che nei vari comuni sono organizzate diverse serate per trattare l’argomento.
Pero’ donne ricordiamoci che le rivoluzioni e le battaglie sono fatte ogni giorno ,con ogni mezzo a nostra disposizione( dalla conversazione al bar, a quella con i figli, alla manifestazione a queste mail scambiate...OGNI MOMENTO E’ QUELLO GIUSTO PER FARE QUALCOSA!).
Tamara Nart
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