In occasione del centenario della nascita di VINCENZA CASTRIA la Libera Università delle Donne di Potenza ha inoltrato richiesta al Comune di Matera per intitolarle una via. Di seguito il post di Libera Università delle Donne
Lunedi, 22/03/2021 - Omaggio a Vincenza Castria
La settimana scorsa abbiamo celebrato in tutto il Paese il secondo 8 marzo dell’era Covid e la Libera Università delle Donne, consapevole che la lotta delle donne non si esaurisce certamente in un solo giorno, prosegue e rafforza il suo impegno con una seconda iniziativa che si affianca a quella della realizzazione del video e del maxi manifesto dedicati alle tantissime donne che hanno contribuito a cambiare la nostra società e hanno favorito il progresso negli svariati campi d’azione che le hanno viste protagoniste. Riteniamo che sia necessario trasferire alle bambine e alle ragazze modelli di successo e di impegno che raccontino loro in quali bellissimi modi è possibile sottrarsi a un destino scritto da altri che vuole vedere le donne confinate negli spazi angusti, e talvolta persino dorati, della solitudine domestica o di lavori e lavoretti mal pagati e poco rappresentativi. Per questo con il Comune di Matera abbiamo avviato una seconda iniziativa che si inserisce nel solco dei tanti progetti di toponomastica femminile portati avanti negli ultimi anni. Siamo convinte che gli spazi di una città, oltre ad essere dei luoghi fisici, contengano una dimensione simbolica e immaginaria che definisce il nostro essere abitatori di quei luoghi. Come se la città, attraverso i nomi che sceglie per le proprie strade e piazze, racconti i pezzi di storia che ci hanno definiti, dunque disegni i contorni di una realtà nella quale tutti ci riconosciamo. In questo senso i luoghi che abitiamo, con intitolazioni quasi esclusivamente maschili, riflettono una cultura e una visione sociale ancora molto misogina, rappresentano cioè una realtà frammentaria e incompleta che esclude il grande contributo delle donne in ogni campo del sapere e dell’azione, negandone l’esistenza. Anche nella nostra regione contiamo un gran numero di donne coraggiose e determinate che hanno dedicato tutta al loro esistenza all’affermazione di valori forti, libertari e paritari contribuendo a rendere la nostra società più moderna e civile. Una di queste donne è senz’altro Vincenza Castria, di cui l’anno prossimo ricorre il centenario della nascita. La storia di Vincenza, una donna di origini contadine nata a Montescaglioso, è una storia di lotta e di riscatto scritta soprattutto negli anni delle occupazioni contadine dei latifondi, durante i quali Vincenza si è battuta in prima persona a fianco di suo marito Giuseppe Novello rimasto ucciso nel dicembre del 1949 durante una rivolta a Montescaglioso. Ma il suo impegno non si esaurì con la fine di quelle lotte. Vincenza ha speso tutta la sua esistenza per promuovere la giustizia e la parità, mobilitando masse di lavoratrici e arrivando ad occupare posizioni di rilievo all’interno del sindacato. Ci ha lasciato un libro, oggi introvabile, che ci auguriamo conosca presto una ristampa, in cui ci racconta con vivo realismo la sua lotta e la condizione della nostra Basilicata all’indomani della seconda guerra mondiale e per buona parte del secolo scorso. Una testimonianza preziosa che deve essere salvaguardata e valorizzata. A tal fine la Libera Università delle Donne di Basilicata ha inoltrato un’istanza al Comune di Matera per l’intitolazione di uno spazio della città dei Sassi a Vincenza Castria, una donna che non deve essere inghiottita, al pari di tantissime altre, nel gorgo impietoso di una Storia raccontata come se il mondo fosse stato fatto, vissuto e cambiato sempre e soltanto da una sola parte della nostra vasta, variegata umanità.
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