Strategie private - "subisco degli attacchi dai miei colleghi che mi sembra di essere Eli Whitney in Carolina del Nord nel 1793"
Melchiorri Cristina Mercoledi, 18/11/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2009
Carissima Dottoressa, sono un ingegnere elettronico in una società di impianti di condizionamento ed antintrusione. Le scrivo perché vorrei condividere con lei un disagio che provo ormai da tantissimo tempo e, per via del periodo di crisi e forse della mia pigrizia, non ho mai affrontato seriamente.
All’interno della mia azienda sono inserita in un team di soli uomini o “maschi” è il caso di dire!
La nostra attività è quella di progettare dei software per far funzionare degli impianti di condizionamento ed antintrusione seguendo le indicazioni e le esigenze dei Clienti. Quindi come tutti i lavori di progettazione si parte dal brain storming , all’analisi dei dati alla bozza del progetto fino alla produzione finale del software. Durante queste fasi io subisco degli attacchi dai miei colleghi che mi sembra di essere Eli Whitney in Carolina del Nord nel 1793! Oltre al fatto che non riesco mai a finire un concetto perché, per default, non ascoltano e mi replicano, senza aver capito, dopo la pronuncia della prima sillaba, mi lasciano sempre i lavori di basso profilo alla fine però spetta sempre a me revisionare i progetti dopo che vengono presentati al Cliente!
Oltre a questo disagio c’è anche l’aspetto reddituale non adeguato, percepisco infatti solo due terzi dello stipendio rispetto a quello dei miei colleghi maschi.
Lettera firmata
Cara lettrice, credo che tu debba mettere da parte la pigrizia ed agire per trovare una situazione professionale più confortevole. E se è pur vero che "è la domanda che genera l’offerta", purtroppo bisogna ammettere che le donne italiane sono tra le più sottorappresentate d’Europa in campo dirigenziale: solo l’11% di donne parlamentari (esattamente come 30 anni fa), e solo il 2% presente nei consigli d’amministrazione delle maggiori aziende (rispetto al 23% nei Paesi Scandinavi e al 15% negli Stati Uniti). D’altronde il lavoro part-time è raro in Italia e quindi spesso le donne si trovano a scegliere tra famiglia e carriera, senza soluzioni intermedie, a differenza di altri Paesi europei. L’alternativa è chiedere un colloquio alla struttura di Human resources per un colloquio di counseling.
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