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VENEZIA  - Palazzo Ducale - MANET, Ritorno a Venezia con la sua OLYMPIA di Maria Cristina NASCOSI SA

VENEZIA - Palazzo Ducale - MANET, Ritorno a Venezia con la sua OLYMPIA di Maria Cristina NASCOSI SA

VENEZIA - PALAZZO DUCALE “MANET. Ritorno a Venezia” 24 aprile – 18 agosto 2013

Mercoledi, 24/04/2013 - VENEZIA - PALAZZO DUCALE

“MANET. Ritorno a Venezia”

24 aprile – 18 agosto 2013



di Maria Cristina NASCOSI SANDRI





“MANET. Ritorno a Venezia” è l’eccezionale esposizione ideata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia con la collaborazione speciale del Musée d’Orsay di Parigi, coprodotta con il Sole 24Ore Cultura – commissari Guy Cogeval e Gabriella Belli, curatore Stéphane Guégan, progetto allestitivo di Daniela Ferretti - per indagare l’anima italiana della pittura di Édouard Manet che con audacia sonda le istanze contemporanee e apre la strada all’Impressionismo.

Pensata e costruita cercando un taglio inedito, per essa è stata seguita una linea di studio nuova e tale da offrire originali contribuiti alla conoscenza ed alla riflessione.

I colori, la modernità, lo spirito del grande pittore francese saranno riletti attraverso vere e proprie icone della sua produzione alla luce dell’influenza che su di

lui esercitarono l’arte italiana del Rinascimento ed in particolare la pittura veneta, da cui Manet si lasciò suggestionare nei due primi viaggi ‘italiani’, quelli dell’iniziazione culturale per ogni intellettuale dell’epoca ( ed anche prima) che lo portarono in Laguna, nel 1853 e nel 1857.

Settanta capolavori dell’artista provenienti da numerosi musei internazionali e una decina d’importanti dipinti italiani saranno esposti dal 24 aprile al 18agosto nel luogo simbolo di Venezia, Palazzo Ducale, insieme a inedite e curiose

testimonianze della presenza di Manet in città.

Ma sarà anche particolarmente emozionante vedere riunite, in particolare, la dirompente Olympia di Manet (1867) – opera che lascia per la prima volta la Francia e il 'suo' Musée d'Orsay – e la sublime Venere di Urbino di Tiziano (1538) prestata eccezionalmente dalla Galleria degli Uffizi: il dipinto che l’artista ammirò a Firenze e da cui trasse ispirazione per raffigurare la sua sfrontata “femme de plaisir”.

Un confronto ‘storico’ tra due diverse ‘modernità’, due icone dell’arte universale: mai la pittura dell’autore dell’Olympia è stata presentata in maniera così significativa e nuova in Italia.

Il catalogo è èdito per i tipi di Skira.

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