VENEZIA 80: Leone d’Oro alla carriera 2023 a LILIANA CAVANI ed a TONY LEUNG
L’80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, che quest’anno si terrà dal 30 agosto al 9 settembre prossimi, ha già scelto i suoi Leoni d’Oro alla carriera 2023
Lunedi, 27/03/2023 - Si tratta della nostra Liliana Cavani, regista ma, in realtà, splendido spirito intellettuale polivalente ed eclettico come non molte/i, e del grande attore Tony Leung Chiu-wai, originario di Hong Kong, classe 1962.
La decisione è stata presa dal Cda della Biennale che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra, Alberto Barbera.
Cavani, ‘splendida novantenne’ che ammette, da schietta modenese e non senza una buona dose di autoironia, che “...se non fosse innamorata del suo mestiere...sarebbe andata a lavorare”, è appena tornata sul set per girare di nuovo.
Lo scorso gennaio è stata festeggiata al Ministero della Cultura in occasione del suo compleanno.
“Sono molto felice e grata alla Biennale di Venezia per questa sorpresa bellissima", ha dichiarato la regista nell’accettare la proposta.
Liliana ha partecipato alla Mostra di Venezia già nel 1965 con Philippe Pétain: Processo a Vichy, premiato con il Leone di San Marco per il documentario, e poi con Francesco d’Assisi (1966), Galileo (1968), I cannibali (1969) ed altri, fino a Il gioco di Ripley (2002) e Clarisse (2012).
Ma si ricordano qui ben volentieri due delle sue migliori pellicole, ottimi successi di critica e di pubblico, oltre più, ed ancora molto attuali: Il portiere di notte (1974), interpretato da Dirk Bogarde e Charlotte Rampling, sul rapporto fra un ex torturatore delle SS ed una prigioniera ebrea, vissuto nuovamente anni dopo la fine della guerra in cui si riprende il tema dell'analisi del potere vittima/carnefice ben intrecciato con l'ambiguità della natura umana, e poi Al di là del bene e del male, del 1977, sul rapporto privato tra Nietzsche e Lou Andreas Salomé, interpretato da Dominique Sanda, Erland Josephson, attore bergmaniano, e Robert Powell (cfr. https://www.noidonne.org/articoli/liliana-cavani-ed-il-suo-aeterno-ritornoa-al-di-la-del-bene-e-del-male-19047.php).
“Son colpito ed onorato, Condivido idealmente il premio con i cineasti con cui ho lavorato – ha detto, a sua volta, Leung di Hong Kong, interprete di 3 film Leoni d’Oro.
È infatti apparso in tre opere vincitrici del prestigioso premio della Mostra di Venezia: Città dolente (1989) di Hsiao-Hsien Hou, Cyclo (1995) di Anh Hung Tran e Lust - Caution (2007), di Ang Lee.
Considerato uno degli attori asiatici di maggior successo, è riconosciuto a livello internazionale, grazie ad una carriera iniziata negli anni ’80: è unanimemente ritenuto il miglior attore di Hong Kong della sua generazione.
Premiato anche come miglior attore al Festival di Cannes per la sua interpretazione per In the Mood for Love , del 2000, il delicato poetico ed ancora ‘up-to-date’ lavoro di Wong Kar-wai, riproposto di recente sulle reti nazionali TV.
Ha poi vinto sette volte agli Hong Kong Film Awards e tre volte ai Golden Horse Film Awards, detenendo il record per il maggior numero di premi nella categoria miglior attore. Recentemente ha ricevuto il premio come cineasta asiatico dell'anno al Busan International Film Festival. Agli Asian Film Awards 2023 ha vinto il premio quale miglior attore, nonché l’Asian Film Contribution Award per il film Where the Wind Blows di Philip Yung.
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