Venerdi, 25/08/2023 - La Biennale di Venezia, nell’àmbito dell’80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, ribadirà con forza la sua solidarietà verso le donne e gli uomini del popolo iraniano che si battono per le loro libertà e contro la repressione in atto, nonché verso i cineasti e gli artisti arrestati od imprigionati. Questo anche alla luce della recente condanna a sei mesi di carcere del regista Saeed Roustaee, per la proiezione al Festival di Cannes nel 2022 del suo film "Leila's Brothers". Roustaee aveva partecipato nel 2019 alla Mostra di Venezia nella corsia Orizzonti con "Metri Shesho Nim (Sei metri e mezzo)".
Dopo le iniziative realizzate lo scorso anno, in particolare col ‘flash-mob’ per il regista Jafar Panahi, la Biennale di Venezia organizza quest’anno una nuova azione di solidarietà all’80a Mostra, in collaborazione con l'Associazione Democratica degli Iraniani di Venezia.
I cineasti, gli artisti ed altre personalità del mondo del cinema presenti il 2 settembre al Lido, saranno invitate a partecipare, alle ore 18, ad un ‘flash-mob’ sul ‘red carpet’ del Palazzo del Cinema con lo scopo di sensibilizzare i media, i governi e le organizzazioni umanitarie mondiali sulla situazione del popolo iraniano.
Il ‘flash-mob’ si terrà nel giorno della proiezione in Sala Darsena, alle ore 14, del film della sezione Orizzonti "Tatami", di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi, collaborazione fra un regista israeliano naturalizzato statunitense ed un’attrice e produttrice iraniana, una co-regia che rivela la storia di una giovane lottatrice di judo che affronta una decisione che cambierà la sua vita durante il campionato mondiale da cui le autorità iraniane vorrebbero si ritirasse.
Partecipano a questa azione di solidarietà la sezione autonoma della Mostra, le Giornate degli Autori, che presenteranno, quale evento speciale d’apertura, mercoledì 30 agosto, in Sala Perla, alle ore 14, "Aftab mishavad (The Sun Will Rise)" di Ayat Najafi, quasi un’opera di mèta-teatro al cinema: a Teheran nell’ottobre 2022 un gruppo teatrale sta provando un classico della commedia greca, "Lisistrata" di Aristofane. Durante la scena dell'assalto all’Acropoli, conquistata dalle Donne di Atene, la compagnia apprende di essere circondata dalle forze anti-sommossa...
Ancora una volta, il ‘flash-mob’ di quest’anno a Venezia, dunque, intende rappresentare la più forte dimostrazione della massima solidarietà del mondo del cinema nei confronti del martoriato popolo iraniano.
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Ed un gesto di solidarietà collettivo quasidi molti anni fa, sempre dal mondo del cinema italiano, nei confronti di Jafar Panahi va qui giustamente ricordato: ad inizio 2011, al Cinema Barberini di Roma, Cinecittà Luce ed Articolo 21 con Le Giornate degli Autori - 100Autori – Anac, il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani e tutto il mondo del cinema, per l’appunto, innalzarono la voce di registi, autori ed artisti a favore di Panahi – condannato allora a 6 anni di carcere e 20 anni di divieto dell'esercizio della professione, nonché di viaggi all'estero e di contatti con la stampa – insieme con Mohammad Rasoulov.
Questo affinché il governo iraniano e le autorità di Teheran restituissero a Panahi e Rasoulov, la libertà personale ma, soprattutto, la possibilità di esercitare la loro professione, quella di trasferire sullo schermo le realtà sociali del loro paese. Nel corso della serata furon portate importanti testimonianze, tra cui quella del compianto appena scomparso Andrea Purgatori - allora Coordinatore del’evento 100Autori. Al termine dell'incontro fu proiettato il film "Il Cerchio", Leone d'oro al Festival di Venezia 2000.
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