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Venezia 79 - Julianne Moore Presidente della Giuria Internazionale del Concorso

Venezia 79 - Julianne Moore Presidente della Giuria Internazionale del Concorso

La Giuria è composta, inoltre, da Mariano Cohn, Leonardo Di Costanzo, Audrey Diwan, Leila Hatami, Kazuo Ishiguro, Rodrigo Sorogoyen

Domenica, 17/07/2022 - Julianne MOORE presiederà la Giuria Internazionale del Concorso della 79a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (31 agosto – 10 settembre 2022), che assegnerà il Leone d’Oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali.

La Moore è attrice statunitense, con cittadinanza britannica, e davvero cosmopolita,'ab ovo': la madre è scozzese, il padre di origini albanesi.

Vincitrice dell’Oscar, nel 2015, come protagonista in "Still Alice", del 2014, diretto a quattro mani da Richard Glatzer e Wash Westmoreland (su adattamento cinematografico del romanzo Perdersi (Still Alice), del 2007 della neuroscienziata e scrittrice statunitense Lisa Genova), del BAFTA e del premio Emmy, Julianne è celebre per la sua versatilità ed eclettismo performativo, dunque, le tante memorabili sue presenze nel cinema e nella televisione.

Altri premi prestigiosi li ha poi ottenuti ai festival di Berlino, per le sue interpretazioni in "The Hours" del 2002, a Cannes per "Maps to the Stars", nel 2014 ed a Venezia per "Lontano dal paradiso", 20 anni fa, nel 2002.

La fortuna e la bravura dell’attrice han pure degli ottimi prodromi già inizialmente – sempre riferendoci ad un àmbito internazionale – se si considera che tra i primi film da lei interpretati (e per di più in una scena molto 'osé') figura"America oggi" (Short Cuts), per la regia dell’immenso Robert Altman, nel 1993 e "Vanya sulla 42esima strada" (Vanya on 42nd Street), nel 1994, regista un altro mostro sacro della cultura cinematografica questa volta europea, il francese Louis Malle. Fu l'ultimo film diretto dal regista prima della sua morte e la sceneggiatura era di David Mamet, coltissimo cineasta ebreo statunitense, basata sull’omonimo dramma di Cechov, un testo da mèta-teatro o mèta-cinema, molto denso.

Ma pure da ricordare è la sua doppia (quasi bipolare e splendidamente incredibile) doppia interpretazione come coprotagonista in "Suburbicon", un film del 2017 diretto da George Clooney su metafisici (e folli, manco a dirlo) soggetto e sceneggiatura dei fratelli Coen, oltreché dello stesso Clooney.

Moltissimi, a tutt’oggi, i lavori a cui ha partecipato e da non scordare la sua sensibile attività come scrittrice di libri per ragazzi di successo: non a caso, alcuni anni fa, nel 2017, venne invitata al festival di Giffoni dove ricevette il Premio Truffaut, il più prestigioso del Giffoni Film Festival.

Con Julianne Moore faran parte della Giuria Internazionale del Concorso Venezia 79:
Audrey Diwan (Francia), regista e sceneggiatrice, conosciuta ai più per suo ultimo film, "La scelta di Anne - L'événement", vincitore del Leone d’Oro a Venezia nel 2021.

Leila Hatami (Iran) attrice, nata a Teheran. Ha raggiunto la fama internazionale con "Una separazione" di Asghar Farhadi, film che le è valso l’Orso d’argento a Berlino nel 2011. Successivamente, con la sua performance in "Pele akher", ha vinto il premio alla migliore attrice al Festival di Karlovy Vary nel 2012.

Kazuo Ishiguro (Giappone-Gran Bretagna) scrittore e sceneggiatore, vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 2017. Nato a Nagasaki nel 1954, a nove anni dalla bomba atomica che aveva distrutto la sua città ed Hiroshima, si trasferì, cinquenne, con la sua famiglia in Inghilterra. I suoi libri, tradotti in oltre cinquanta lingue, gli han reso molti riconoscimenti in tutto il mondo e "Quel che resta del giorno" e "Non lasciarmi", sono stati Trasposti ed adattati in due film di successo.

Mariano Cohn (Argentina) regista, sceneggiatore e produttore. Ha diretto dieci lungometraggi tra cui "El hombre de al lado", "Il cittadino illustre" e "4x4". Il suo ultimo film, "Finale a sorpresa - Official Competition" con Penélope Cruz, Antonio Banderas ed Oscar Martínez, è stato presentato in concorso a Venezia nel 2021.

Leonardo Di Costanzo (Italia), regista e sceneggiatore. Ha vinto nel 2013 il premio David di Donatello come miglior regista esordiente per "L’intervallo", presentato nel 2012 in Orizzonti a Venezia. Nel 2013 ha fatto parte della giuria di Orizzonti a Venezia. "Ariaferma" (2021), il suo ultimo e veramente eccellente film, quasi una cupa ed incisiva ‘pièce’ teatrale, è stato presentato Fuori Concorso a Venezia, ottenendo il David di Donatello come miglior sceneggiatura e miglior attore protagonista per Silvio Orlando.

Rodrigo Sorogoyen (Spagna), regista, sceneggiatore e produttore. Il suo cortometraggio "Madre" fu candidato all’Oscar nel 2019, mentre l'intrigante lungometraggio "Il regno" vinse sette premi Goya nel 2019. Nello stesso anno presentò in Orizzonti il suo secondo film, "Madre", che fece meritare il premio per la migliore interpretazione femminile a Marta Nieto.

Info:
www.labiennale.org

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