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VENEZIA 78 / Il dramma delle donne afghane e il sostegno di Fiorella Mannoia e altre cantanti italia

VENEZIA 78 / Il dramma delle donne afghane e il sostegno di Fiorella Mannoia e altre cantanti italia

La Mostra Internazionale del Cinema 2021 segnata dal Green Pass, dalla presenza delle registe afghane e dal ritorno dei divi al Lido

Martedi, 31/08/2021 - Il primo settembre si è aperta la 78ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia: già l’anno scorso il Festival del Lido aveva dato prova di un’organizzazione quasi perfetta rispetto alle misure di sicurezza anti-Covid e quest’anno replica, migliorando e perfezionando la formula di Cannes rispetto al controllo dei Green Pass. Mentre infatti a Cannes erano necessarie due file, una per la verifica dei Green Pass e l’altra per il badge di accredito, a tutti gli accreditati al Festival di Venezia, invece, verrà incorporato il Green Pass in via digitale al momento del ritiro dell’accredito, così da snellire la circolazione nelle sale e nelle aree festivaliere. Ovviamente i posti vanno comunque prenotati ed il posto occupato deve essere quello assegnato. Coloro che non sono muniti di Green Pass dovranno presentare analoga certificazione o prenotare un tampone – gratuito per tutti gli accreditati – sempre tramite il proprio badge. Dunque un impianto che, almeno sulla carta, si preannuncia ‘blindato’.

L’edizione 2021 del Festival avrà una doppia anima, quest’anno più che mai: da un lato l’attenzione all’attualità, al sociale e, in particolare, ai tragici eventi che hanno coinvolto le donne afghane e il loro Paese, dall’altro lato il ritorno ‘in presenza’ di tante dive e divi che allieteranno il tappeto rosso e gli spettatori del Festival, soprattutto come indicatori di un ritorno, lento ma speriamo a poco a poco risolutivo, alla normalità anche in campo artistico e cinematografico.


Per quanto riguarda il focus sul dramma dell’Afghanistan, è previsto un panel per il 4 settembre presso il Palazzo del Casinò (Lido di Venezia), in Sala conferenza stampa: si discuterà insieme ad artiste afghane, come la regista Sahraa Karimi, prima presidente donna dell’Afghan Film Organisation - già ospite del Festival nel 2019 e autrice del recente appello per sensibilizzare i media e la comunità internazionale sulla situazione del suo Paese – e la documentarista afghana Sahra Mani - presente con un progetto al CoProduction Market della Mostra – la tragica condizione dei registi cinematografici e degli artisti afghani, quella delle donne afghane, i cui diritti sono sistematicamente calpestati dal fanatismo religioso che le riduce al silenzio e alla sottomissione con la violenza, e si affronterà il tema della creazione di corridoi umanitari, offrendo ai profughi la garanzia di concessione dello status di rifugiati politici, e provvedendo ad una loro accoglienza e sistemazione in Europa.

Per sostenere la causa delle donne afghane, com’è già noto a molti, alcune cantanti come Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini, Laura Pausini, hanno scelto di donare 200.000 euro per progetti a favore delle donne e delle bambine afghane che hanno bisogno di essere messe in salvo, sostenendo la Fondazione Pangea, che da anni si occupa di loro. "Pangea resterà accanto agli ultimi - ha affermato il presidente della Onlus, presente a Kabul dal 2003 - con il progetto 'Emergenza Afghanistan'.il resto spetta alla politica internazionale. I tempi significano vita",

Il panel veneziano, moderato dal giornalista Giuliano Battiston, esperto di Afghanistan, vedrà la partecipazione dei componenti del board dell’International Coalition for Filmmakers at Risk (ICFR), Vanja Kaludjercic (Direttrice artistica dell’International Film Festival di Rotterdam), Orwa Nyrabia (Direttore artistico dell’International Documentary Film Festival di Amsterdam), Mike Downey (Presidente della European Film Academy) e Matthijs Wouter Knol (Direttore Esecutivo della European Film Academy.

Ma Venezia non può rinunciare alla sua parte di glamour e di sogni, con il ritorno ‘in presenza’, dopo i numerosi periodi di lockdown, di grandi attrici ed interpreti, come Sharon Stone, indimenticata interprete di Basic Instinct, che ha incantato Piazza San Marco mentre posava per Dolce e Gabbana nei giorni delle sfilate della nota casa di moda; Jamie Lee Curtis, che riceverà il Leone d’oro alla carriera, presentando anche il suo film ‘Halloween Kills’ - Penelope Cruz, beniamina di Almodovar e protagonista del film di apertura ‘Madres paralelas’; Kristen Stewart nel ruolo non facile di Lady Diana in ‘Spencer’; Kirsten Dunst ed Elisabeth Moss nel film ‘The power of the dog’, diretto da Jane Champion; Isabelle Huppert che presenterà ‘Promises’ nella sezione Orizzonti; Jacqueline Bisset nel film ‘Madeleine Collins’, Jasmine Trinca e Benedetta Porcaroli in ‘La scuola cattolica’ di Stefano Mordini. Fra gli interpetri maschili: Gerard Depardieu, Javier Bardem, Claudio Santamaria, Pietro Castellitto, Ben Affleck, Matt Damon e Toni Servillo.

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