Martedi, 11/09/2018 - Ricorre proprio in queste ore Rosh haShanah, il Capodanno ebraico: si sta, infatti, entrando nel 5779. Ma in questo periodo si deve assolutamente NON DIMENTICARE DI RICORDARE anche l'anniversario degli 80 anni dalla emanazione delle Leggi Razziali del 1938.
Un bel documentario di Giorgio Treves, appena presentato Fuori Concorso alla 75 a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, le rammemora molto bene, documentando con importanti testimonianze, filmati e fotografie quel tremendo evento.
Aveva scritto Umberto Eco: “Il fascismo può tornare e palesarsi nel più innocente dei modi: il nostro dovere è scoprirlo e puntare il dito ogni qualvolta ciò accada, ogni giorno, in ogni parte del mondo”.
E infatti, anche nelle illustri testimonianze dei sopravvissuti ai lager presenti in pellicola – Liliana Segre, per citarne una – si comprende come tutto fosse precipitato nel più veloce e subdolo dei modi.
Molti Ebrei, come è noto, eran stati iscritti al Fascio, era assolutamente 'normale', anzi...
Nessuno di essi, fino alla fine, inconsapevolmente fedeli ad una ideologia in cui credevano, si sarebbero mai aspettati le mostruosità che accaddero poi.
Varie e immense le domande che il regista si pone: cosa spinse la propaganda fascista ad accettare la persecuzione di una minoranza che viveva pacificamente in Italia da secoli? Come fu possibile tutto questo? E quanto sappiamo ancora oggi di quel momento storico?
Proprio per questo la Tangram Film di Roberto e Carolina Levi ha voluto portare a termine in collaborazione con Sky Arte, Piemonte Film Fund, MiBact, Ab Groupe e Aamod questo bel documentario, scritto da Giorgio Treves e Luca Scivoletto, per la regia dello stesso Treves.
“1938, Diversi” vuole ripercorrere ciò che comportò per la popolazione, ebraica e non, l’attuazione di quelle leggi e, in particolare, i sottili meccanismi di persuasione messi in opera dal fascismo. Il documentario illustra anche la forte componente del razzismo subdolamente presente nel regime fascista fin dal suo inizio, per tradursi poi nella militarizzazione del popolo italiano, nell’esaltazione della romanità, nella conquista dell’Africa Orientale e infine nelle leggi anti-semitiche e nell’alleanza con Hitler.
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