Login Registrati
Vellutate e rosee pesche

Vellutate e rosee pesche

Spigolando di Paola Ortensi - L’albero di pesco in primavera si annuncia con fiori rosa acceso dalle varie tonalità e intensità...

Ortensi Paola Venerdi, 27/06/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Agosto 2014

 “O ragazza dalle guance di pesca, o ragazza dalle guance d’aurora io spero narrar mi riesca la mia vita all’età che tu hai ora …”. L’inizio della mitica canzone che Italo Calvino compose per “raccontare” le emozione dei giovani che affrontarono da partigiani la guerra evoca una caratteristica che tanti poeti hanno esaltato (ma che fa parte del normale parlare): la bellezza delle pesche che spesso per il loro magico color rosa dalle infinite sfumature, per la carnosità della polpa evocano le vitali guance di bambino/a o fanciulla/o. Fra i frutti che davvero segnano e accompagnano l’estate fino al tardo autunno le pesche - percoche o nettarine - di colori, profumi o dimensioni diverse ce ne forniscono davvero una vasta gamma: grandi e piccole, bianche e gialle o spaccarelle. Ecco poi le pesche noci, dalla buccia lucida con un prevalere del rosso verso il bordò, che si lasciano toccare da chi non riesce a tollerare la buccia vellutata delle altre. Il pesco è un albero facile ad ambientarsi e generoso nel produrre. Nato nella lontana Cina, dove simboleggiava o forse ancora simboleggia l’immortalità, è arrivato a noi sembra dalla Persia - l’attuale IRAN - al tempo di Alessandro Magno tanto che non a caso - a Roma e forse non solo - le pesche vengono chiamate anche “persiche“. L’albero di pesco in primavera si annuncia con fiori rosa acceso dalle varie tonalità e intensità. I famosi fiori di pesco che per la loro bellezza sono stati da sempre amati e ricordati da artisti di tutte le discipline e insieme ai fiori d’arancio possono rappresentare i protagonisti preziosi di un primaverile unico bouquet da sposa. Fra le tante opere che esaltano l’albero di pesche in fiore, rigoglioso con le sue foglie lanceolate di un verde tenue, famoso e davvero magico come tutte le sue opere è quello di di Van Gogh. Pensando alle diverse varietà dei frutti, va sottolineato come siano le percoche, ultime ad arrivare a maturazione in estate inoltrata, a fornire “la materia prima“ per le famose pesche sciroppate e questo per la loro polpa compatta e resistente che tale rimarrà dopo la lavorazione per la conservazione. Percoche, ma anche giallone o pesche noci saranno altrimenti giusto ingrediente per un buon bicchiere con spicchi di frutta immersi nel vino, gradevole e antica abitudine che viene dagli usi delle nostre campagne. La bellezza delle pesche ha ispirato in pasticceria le famose Peschette all’alchermes.



RICETTE



Pasta biscotto fatta dal mixare per 15 peschette. 500 gr di farina, 175 gr zucchero, 100 gr burro, 3 uova, un lievito in bustina, 4 cucchiai di latte, scorza di un limone grattata, pizzico di sale. Fare palline da mettere al forno schiacciate (per un mezzo tondo) per 15-20 minuti a 180 gradi. Cotte svuotare leggermente, unirne due dopo averle riempite di crema pasticcera o cioccolata (anche nutella). Per formare una peschetta immergere nell’alchermes, girare nello zucchero semolato. Mettere 1 ora in frigo e poi servire.



Pesche ripiene con amaretti. Spaccarelle tagliate a metà, svuotarle in parte, mescolare la polpa con quella di altre pesche, amaretti sbriciolati, un po’ di zucchero, un uovo, un po’ di liquore (cherry, maraschino, brandy). Riempire le metà, mettere al forno (1 ora circa) con qualche pezzetto burro e sbriciolando qualche biscotto.

Tante, troppe le ricette: sciroppate, marmellata, composta di pesche, frittelle di pesche con la pastella per dolci … e pesche in mille altri modi da sperimentare.

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®