Login Registrati
Velate e poi svelate

Velate e poi svelate

Forme d’arte - Cristina Roncati, “artista di creatività appassionatamente femminile”

Bertani Graziella Lunedi, 06/12/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2010

Modena ha finalmente tributato il suo doveroso e fin da troppo tempo rimandato omaggio a Cristina Roncati, sua maggiore artista del novecento, con una mostra che si è conclusa lo scorso 6 novembre.

Lo spazio scelto, il Foro Boario, ha consentito all’artista di “proporci” attraverso questa mostra “antologica” la sua offerta, anche festosa, di condivisione di un’avventura nel meraviglioso: il suo sé, il suo pensiero, la sua sensibilità , il suo sentire… e le sue opere pittoriche e scultoree prodotte nell’arco di oltre quattro decenni, dagli anni sessanta ad oggi.

Pensare alla levatura e alla portata internazionale di Cristina e sapere che lei ha sempre e solo prodotto le sue opere a Modena sebbene di primo acchito possa stupire, ammirando e rimirando le sue opere si arriva a scoprire che Modena per Cristina è ben oltre la sua città natale. È la seconda madre, quella orgogliosa e possessiva che la tiene saldamente legata alla grande tradizione famigliare (in questo caso quella plastica locale) per preservarne la purezza e la bellezza (nell’accezione il suo linguaggio ) difendendola da ogni tipo di intruso (quei movimenti e quelle correnti che lei certamente osserva, ma che non le apparterranno mai) perché la sua identità e la sua memoria non vadano sprecate.

Scultrice, ma non solo, pittrice, ma non solo, con rara capacità abbina tutti i tipi di materiale possibile (ma non è arte povera pur trattandosi talvolta di materiale povero) per dare vita soprattutto alle sue donne prima in bianco e nero e velate e poi, nella produzione degli ultimissimi anni, colorate e svelate. Siamo negli anni ’70 e ’80 e le sue donne non hanno volto, e avanzano, chine, incalzano, oppure sono al confessionale, appese, evocano…

Gli anni ’90: le sue donne sono al comò, alla balaustra, segnano il passo e omaggiano Fidia oppure, legate, incartocciate... caso mai dentro una cornice..

Nel nuovo millennio dal velo e dal bianco e nero si passa al colore ed all’esibizione … una ragazza dell’est - ovviamente bionda - esibisce i suoi seni (impossibile non pensare alle scene quotidiane su certe nostre strade …). C’è anche la Cubista (2004), con une bel cilindro calcato sui capelli che lancia uno sguardo di sfida nel vuoto di un pubblico sempre più distratto.

Il curatore della mostra, il professor Renato Barilli, scrive nel catalogo: “In fondo, la sostanza delle cose non cambia, si tratta sempre di celebrare un forte protagonismo muliebre, ma rappresentandolo oggi attraverso l’accettazione di un diverso destino, con l’obbligo connesso di mutare radicalmente l’abbigliamento e di assumere quello che viene confezionato dalla nostra società consumista…”

Difficilmente ascrivibile a correnti e movimenti, talentuosa, bellissima, Cristina Roncati in questa mostra ha raccontato “anche del suo essere donna a Modena, di allegria e di saggezza femminile”.

 



(6 dicembre 2010)

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®