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Varcare quella soglia

Varcare quella soglia

Roma - La sfida di quattro donne al potere in uno spettacolo teatrale originale e suggestivo

Colla Elisabetta Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2007

Quante volte abbiamo desiderato oltrepassare una soglia proibita, per scoprire il misterioso, inaccessibile e per ciò tanto più ambito mondo circostante? In questo senso molte donne, in tempi di pregiudizi estesi ed istituzionalizzati, sono state antesignane e pioniere, spesso pagando con un prezzo altissimo la loro sete di conoscenza o di potere, ma soprattutto il loro rifiuto di conformarsi ad un ruolo comunque preordinato da altri. E’ questa, per l’appunto, la caratteristica che accomuna le quattro donne protagoniste del bellissimo spettacolo “La soglia proibita”, messo in scena presso il neo-restaurato Teatro L’Orangerie di Roma, luogo privilegiato per una performance poco usuale e carica di suggestioni storiche, letterarie e sociali al femminile. I quattro testi scelti per questo spettacolo erano stati selezionati anni fa, insieme ad altri, nell’ambito di un progetto rivolto a promuovere la drammaturgia femminile: autrici donne che raccontavano altre donne. Oggi ritornano, individuando un percorso ideale in quattro atti unici strutturati come quadri viventi. Paola Moretti scrive un dialogo molto interessante fra la Papessa Giovanna ed il suo cerusico, sul tema dell’identità, della maternità e del potere, poco prima che il suo travestimento fosse scoperto, durante una processione, a causa di un travaglio prematuro. Il secondo atto è dedicato, da Maria Sandias, alla regina “in esilio” Maria Sofia di Borbone, in un incontro con la figlia illegittima, affidata alla zia, che le chiede conto dei motivi del non-riconoscimento, giudicandola con amarezza. Luciana Luppi è l’autrice del bell’episodio sulla bella e spregiudicata Marozia (892-936 ca.), romana, figlia amatissima di Teodora e Teofilatto, passata alla storia per la sfrenata ambizione ereditata dalla madre e per i suoi matrimoni “strategici”: qui, di fronte a un rappresentante del potere ecclesiastico che l’accusa dei più empi peccati, Marozia mette a nudo l’ipocrisia e la decadenza della Chiesa dell’anno Mille. L’atto conclusivo, di cui è autrice Eva Franchi, è affidato a Cristina di Svezia, la quale, ormai anziana e quasi pazza dialoga con la morte sulla sua vita e le sue gesta. Lo stile della regina, nata a Stoccolma nel 1626 e figlia del re Gustavo Adolfo II, sembrò all'epoca assai mascolino e libertino. “Ho cercato di costruire sulla scena un filo segreto che unisse queste donne – afferma il regista dello spettacolo, Carlo Fineschi – accomunate nella realtà da scelte forti, di cui sono state le vere protagoniste, e che hanno pagato per aver trasgredito al ruolo imposto loro dalla società del tempo, per aver superato la soglia proibita. Si tratta di un viaggio, una sorta di Odissea, poetico ma anche drammatico, oltre i confini del noto”. Ed il viaggio intrapreso dallo spettatore è stato anche fisico, trasferendosi da un ambiente all’altro, seguendo processioni, cambiando colori, scenari, angolature, di dramma in dramma, di luogo in luogo, di tempo in tempo. Con un’unica costante: la difficoltà di essere donna e madre e di accedere al potere. I quattro difficili ruoli femminili sono stati interpretati dalla brava Federica Tatulli, anche direttrice artistica del teatro, assai versatile nel calarsi rapidamente in situazioni ed epoche molto differenti. Bravi anche gli altri interpreti: Romano Talevi, Camillo Ventola, Valentina Morini, Edoardo Ciufoletti, Barbara Alesse, Alessandra Della Guardia, Vanina Marini.
Foto di Domenico Costantini
TEATRO L’ORANGERIE
Il Teatro L’Orangerie, nel cuore del quartiere Testaccio e restaurato di recente, si propone come uno spazio per spettacoli non-convenzionali. La compagnia che vi lavora, L'Esprit de l'Orangerie, nasce dalla fusione tra la compagnia dell'Accademia Nazionale delle Arti e quella del Teatro Stabile del Lazio ed unisce all'attività di compagnia stabile quella di tournée nazionali. Ne è attuale direttrice artistica Federica Tatulli e si avvale dell'esperienza, tra gli altri, di attori quali Giordana Moscati, Liliana Randi, Oreste Rotundo, Romano Talevi, Gabriele Tuccimei e dell'attività di registi quali Giancarlo Fares, Carlo Fineschi e Carlo Simoni. Il Teatro è oggi sede dei corsi della Link Academy – Accademia Europea d’Arte Drammatica di Roma - e dei corsi di studio di recitazione, regia e scenografia per il conseguimento del BA in Performing Arts (Laurea di primo livello) dell’Università Statale di Malta e dei certificati e diplomi LAMDA (London Academy of Music and Dramatic Arts). La compagnia stabile Per informazioni: info@teatrorangerie.com oppure tel. 06/45435583. Altre informazioni nel sito www.teatrorangerie.com
(9 marzo 2007)

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