Vademecum per neo sposi... all'ombra del Fascio Littorio!

Immaginate una domenica d'inizio mese, una di quelle che ospita i mercatini dell'usato e del modernariato nelle nostre città. Passeggiate, un pò annoiate e distratte tra le bancarelle che affollano la piazza centrale, vagando con lo sguardo tra le mille cianfrusaglie - buffe, strane, vecchie ed alcune mai viste - che tanto ci ricordano gli oggetti che per nostalgia, ma più spesso per pigrizia, riponiamo nelle nostre cantine anzichè gettare...ed ecco che all'improvviso la nostra attenzione sarà catturata da un piccolo libro dalla copertina blu in ecopelle - come oggi si suol definire la plastica - dall'altisonante titolo " Il libro nuziale" datato 1934. Senza neanche rendermene conto lo afferro( letteralmente) e lo inizio a sfogliare...beh quella prima veloce lettura è sufficiente a convincermi ad investire 2 euro per far mio il prezioso scritto e tutto il suo contenuto! Ad aprire le danze una premessa che è tutto dire.."il Matrimonio cardine della sanità e dell'unità sociale è stato dal Fascismo riportato alla sua alta definizione...mentre nel mondo i popoli soffrono la tristezza di una decadenza pericolosa e riprovevole, l'Italia fascista offre un'imponente dimostrazione di forza e di energia, soprattutto di comprensione popolare, chè sotto lo smagliante cielo italico, ad un giorno, nuove famiglie e nuovi figli accompagnano il ritmo vigoroso della Nazione tutta, ascesa continua della potenza nostra!"..Però...!Il piccolo manuale, di 50 pagine scarse, altro non è che una raccolta di consigli, pratici e non solo, che veniva offerto dallo stesso regime alle giovani coppie che si univano in matrimonio: è suddiviso in capitoli, a seconda della materia trattata e si partiva dalla generale riflessione sulla stessa unione maritale per proseguire con il rapporto tra la donna e la casa, alla vita di coppia per poi soffermarsi, in modo dettagliato su ogni angolo della dimora coniugale: la luce, la camera da letto, il gabinetto d'abbigliamento, la cucina, la sala da pranzo ed infine l'igiene della casa. Forse qualche esempio darà l'idea sul suo contenuto: in merito all'arredamento così si legge:" sia il più possibile semplice e senza fronzoli; i mobili lisci che non si riempiano di polvere, non tendaggi per la stessa ragione..." probabilmente le notre case susciterebbero contrarietà!! Ancor più curioso la parte dedicata all'igiene :" spesso- si scrive- emerge la necessità di avere sottomano, sempre, dei liquidi disinfettanti, basterà dell'alcool denaturato.." e tutti i prodotti che affollano i nostri armadietti? Proseguo, con una certa avidità mista a divertita curiosità, la mia lettura fino alla questione del riscaldamento " ricordatevi che nella stanza una temperatura di 16° è più che sufficiente...a questo proposito si ricorda che chi si abitua a dormire con le finestre aperte irrobustisce saggiamente il proprio organismo" Fantastico!! E giungo, ordunque, al capitolo "La donna e la casa" il cui inizio così recita :" la donna è la regina dalla casa; una casa sana e confortevole è il miglior premio per un marito che ritorna dal lavoro." Da questo punto in poi mi diverto un pò meno, forse perchè certe frasi mi rimandano a fantasmi del passato ( non troppo lontano!) nel quale nascere donna significava essere predestinata a divenire l'angelo del focolare domestico e nulla più... voleva dire passare dalla potestà genitoriale ( del padre) a quella del marito....voleva dire non avere gli stessi diritti tanto quanto gli uomini e sognare di usare quelle ali da angelo per volare verso lidi, diversi, da quelli domestici! La mia inquietudine si placa solo riportando lo sguardo alla data di pubblicazione del libretto- era il 1934- e mi dico.. ok! Era un'altra epoca, erano altri tempi...tante cose da allora sono accadute, tante battaglie si sono consumate per permettere a Noi donne, oggi,di scegliere, in libertà, la nostra vita e di poter ridere e sorridere leggendo questo vademecum di una sana e corretta vita matrimoniale all'ombra del fascio littorio...