Uomini che odiano le donne? Un’emergenza base di civiltà - di Anna Maria Spina/UDI *
Un elenco impressionante di donne vittime di violenza degli uomini. Femminicidi estivi, ma non solo. È un problema di civiltà e di violazione dei diritti umani
Milano, 6 agosto 2010 – La mattina presto, in viale Abruzzi, la mia zona, adesso il marciapiede sarà insanguinato, un 25enne, in crisi con la fidanzata, uno con l'hobby del pugilato, in pantaloncini e canotta, all'altezza del civico 74, uccide una donna distruggendola a calci e pugni, la prima donna che incontra per strada, EMILU, di 41 anni, sposata e madre di due bambini.
13 luglio 2010 in provincia di Cuneo, KATERINA, 24 anni, uccisa a coltellate da un uomo di 28 anni. L'uomo poi si è tolto la vita. 12 luglio 2010 a Napoli una donna di 42 anni viene accoltellata dal marito, di 46 anni, dopo l'ennesima lite scatenata dalla volontà della donna di separarsi.
12 luglio 2010 a Civitavecchia, NIKULITA, nel sottopasso della stazione ferroviaria, muore accoltellata dall’ex fidanzato, 38 anni lei, 34 lui. 11 luglio 2010 ELEONORA, a Mestre,16 ANNI viene uccisa dell'ex fidanzato di 30 anni, che poi si spara. Lui non accetta di essere stato lasciato.
8 luglio 2010, CHIARA, Bari, 34 anni, uccisa a sprangate da un uomo di 52 anni, mai incontrato prima. 4 luglio 2010, ANNA MARIA, 44 anni, Roma, massacrata di botte e poi strangolata da un uomo di 42 anni, perché respinto. 3 luglio 2010, DEBORA, Cremona, 19 anni, prima dell'esame orale della maturità. L’ex fidanzato, di 28 anni, le spara tre colpi di pistola. Lei voleva lasciarlo, lui si suicida e lascia un biglietto: "E' l'unico modo per restare insieme. O con me o con nessun altro". 3 luglio 2010, SIMONA, Novara, lui le spara con la pistola d'ordinanza e getta il cadavere sulla sponda del Ticino. 30 giugno 2010, MARIA E SONIA, Torino e Cremona, ambedue uccise da un uomo di 54 anni, indagato per stalking. Poi lui si suicida. Una lo aveva lasciato pochi giorni prima, lui le spara alla testa, poi corre dove vive Sonia, che perseguitava da anni dopo la separazione. Sonia lo aveva denunciato almeno sette volte, lui era stato rinviato a giudizio.
25 luglio 2010, dà fuoco alla ex moglie di 38 anni: arrestato a Catania 42enne con l’accusa di tentato omicidio. I reati contestati sono tentato omicidio aggravato e incendio doloso. Incendio doloso …..?!?! Arrestato ad Angri in provincia di Salerno un uomo di 51 anni, separato da tre mesi, per aver tentato di bruciare viva la ex moglie. Lui va da lei per ricominciare, lei lo respinge, lui l'aggredisce con calci e pugni, e la trascina in cucina dove con la fiamma della bombola del gas, le dà fuoco.
La violenza sulle donne è una violazione dei diritti umani, in particolare della dignità umana, del diritto alla vita e del diritto all’integrità fisica della persona. Così la vicepresidente della Commissione europea Viviane Reding, incaricata dell’elaborazione di un quadro politico completo ed efficace per lottare contro la violenza sulle donne.
Il FEMMICIDIO è un attentato ai diritti universali dell’umanità. L’elenco delle morte e ferite è già cronaca di una guerra non dichiarata, e da adesso non solo sarà “se mi lasci ti ammazzo”, ma di più, se passi ti ammazzo. Il senso e lo scopo di questo scannatoio? Oltre il terrore farci vivere nella paralisi determinata dall’orrore. Secondo questo schema d’ora in poi dovremmo percepire come rischioso anche uscire di casa per andare a lavorare, potresti sempre incontrare un uomo “deluso” o “disturbato” e “ferito” da un’altra. Un paradosso veramente orribile, che va dal “tu sarai solo mia e di nessun altro” a “una o l’altra basta che sia donna”. La sintesi suprema del femminicidio, proprio a Milano, che vergogna! E italiane o meno, non cambia, poiché quello che conta è che tutto ciò avvenga a donne che stanno in Italia. Questa è la nostra EMERGENZA, e l’emergenza di tutti, poiché affonda le sue radici nella base della convivenza umana, delle umane relazioni, del senso della vita come del dare la vita, nella speranza di un futuro e del desiderio di vivere insieme. Inutile fare ricorso a cause di passione, instabilità, stress o altro, il delitto rimane ed è letale per le donne, e per tutti.
Uomini che odiano le donne? Un problema basilare di civiltà, in Italia, come a Milano.
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