Franca Invernizzi - Presentato all'isaola d'Elba il libro autobiografico “Cinema, Oh Cinema!”
Baldassarre Bruna Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2007
Franca Santi Invernizzi, la moglie di Lionello Santi, o “Sciabola”, nome di battaglia del partigiano elbano sfuggito al plotone di esecuzione tedesco e “paracadutato nel giardino di Franchina e della sua vita”, come scrive Lina Wertmüller nella prefazione al libro “Cinema Oh Cinema”, Fuoridallerotte editore. Una prossima presentazione a Roma e un invito da Fazio in “Che tempo che fa” in novembre. Il libro autobiografico è anche la storia di mezzo secolo di cinema italiano, politica, e arte. Presentato da Giorgio Faletti, Massimo Scelza, Paolo Ferruzzi, dall’editore, dal sindaco della città di Portoferraio, Isola d’Elba, nel chiostro incantevole, centro congressuale De Lauger, l’isola natia di Lionello Santi, noto produttore cinematografico, schivato come per destino al mestiere di medico oculista. Presenti molti personaggi della cultura, amici e simpatizzanti di “Franchina”, che festeggia anche il suo compleanno, detta anche la “Zarina” la rossetta piena di efelidi e humor, come amava chiamarla il marito, perfetta padrona di casa e grande lavoratrice, famosa per il suo duro e affascinante lavoro nel cinema –settanta film italiani-, nel ruolo di segretaria di produzione, ruolo proposto inizialmente dal regista Rosi. Alla domanda di Faletti su come avesse incontrato il cinema, Franca risponde senza esitare che il cinema ha incontrato lei!
Nella sua villa elbana sono passati i più grandi del cinema italiano, tra registi e attori, e proprio di fronte all’affascinante mare azzurro sono stati ideati i migliori capolavori italiani. Film divertenti e impegnati, alcuni conosciuti anche a Hollyvood, come “Salvatore Giuliano”, “Lucky Luciano” di Francesco Rosi, “Divorzio all’italiana” di Germi, e tanti altri, tra i quali spiccano i nomi di Antonioni, De Sica, Alberto Sordi, Lina Wertmüller.
Il libro, prettamente autobiografico, è anche una sorta di dizionario del cinema italiano, con curiosità e profili psicologici dei più noti attori nostrani. Una scenetta divertente riguarda la gaffe dell’autrice nel presentare sua nipote a Sophia Loren: “Ti presento mia nipote che quando guarda allo specchio la tua fotografia, le viene da vomitare”. L’autrice, presa dall’emozione e dalla fretta della Loren, invertì la frase della nipote e così l’attrice, indignata, s’infilò rapidamente nell’ascensore senza il piacere di nessuna conoscenza!
Il cinema, con la loro casa di produzione “La Galatea” diventa per la coppia Santi-Invernizzi un’occasione d’impegno socio-politico. Entrambi provenienti da famiglie benestanti, nomi eccellenti dell’industria italiana, non si risparmiano responsabilità e gavetta, in senso sociale. A soli 19 anni Franca già partecipa alla lotta clandestina sotto la direzione di Cecilia Cicogna, addetta alla Resistenza come staffetta ciclo-taxi per il trasporto dei beni di prima necessità destinati ai campi di concentramento. Compie imprese più ardite e rischiose insieme al suo ”Nello”, insignito della Medaglia d’argento al valor militare. Nella storia biografica è evidente l’impegno coerente del marito con la loro esperienza, le passioni condivise per le battaglie personali e professionali. Emblematica l’amicizia e la collaborazione con Dario Fo e Franca Rame.
“Non è vero che invecchiare sia un male, si deve vivere serenamente la propria età e si può fare un bilancio positivo della propria vita pensando a tutto quello che i rapporti umani ci hanno dato”.
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