Lunedi, 24/01/2011 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2011
Una figura femminile forte e di spessore che si è formata passando dai campi di sterminio nazisti e arrivando al Parlamento europeo, con la carica di Presidente. Simone Veil (classe 1927) ricostruisce la storia della sua famiglia e personale, narrando un percorso che l’ha vista magistrata, ministra della Salute e membro del Consiglio costituzionale del suo Paese: la Francia. La traduzione di Francesca Minutiello ci porge una sorta di testamento politico di una donna autorevole che ha lottato per custodire la memoria della Shoah, per la dignità dei detenuti nelle carceri e per la liberalizzazione dell’aborto e che ha sostenuto Nicolas Sarkozy alle elezioni presidenziali perchè occorreva un “elettroshock” e critica le 35 ore lavorative perchè non è vero che “lavorando meno diminuisce il tasso di disoccupazione”.
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