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Una regione all'avanguardia

Una regione all'avanguardia

Emilia Romagna - 62,1% di occupazione femminile / Vaccinazioni HPV / Tecnologie

Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2008

Il tasso di occupazione femminile in Emilia Romagna raggiunge il 62,1%

Cresce ancora il numero delle persone al lavoro in Emilia-Romagna ed è buono anche il dato dell’occupazione femminile: nel 2007 il tasso di occupazione arriva al 70,3 per cento (62,1% per le donne) e colloca la regione al primo posto in Italia e tra le più avanzate in Europa. La disoccupazione scende al 2,9 per cento, percentuale che nel nostro Paese è più bassa solo in Trentino Alto Adige, mentre a livello nazionale il tasso di disoccupazione è al 6,1 per cento.
I dati che emergono dall’analisi dei dati ISTAT relativi all’andamento del mercato del lavoro per il 2007. Rispetto al 2006, l’occupazione regionale registra 35 mila persone in più al lavoro, di cui 14 mila (il 40%) sono donne e 22 mila uomini. In totale in Emilia-Romagna sono occupate 1 milione 953 mila persone, di cui 1 milione e 108 mila sono maschi e 846 mila (il 43,3%) femmine. Il tasso di occupazione, quindi, raggiunge il 70,3%, con gli uomini al 78,4% e le donne al 62,1%. “Oltre al dato dell'occupazione, anche il calo della disoccupazione è interessante e dimostra l’impegno di questa regione nel campo del lavoro, anche se non ci accontentiamo. Specialmente nel campo dell’occupazione femminile si più fare di più e non dobbiamo abbassare la guardia – affermano le consigliere Laura Salsi e Gabriella Ercolini del Pd regionale - I disoccupati diminuiscono di 10 mila unità, di cui 6 mila uomini e 4 mila donne; in valori assoluti le persone in cerca di impiego sono 57 mila di cui 34 mila donne (59,6%) e 23 mila uomini”.
Il tasso di disoccupazione è al 2,9%, ampiamente al di sotto della soglia frizionale, con gli uomini che registrano il 2,1% mentre le donne sono al 3,9%. Le condizioni favorevoli del nostro mercato del lavoro fanno dell’Emilia-Romagna una regione fortemente attrattiva tanto che si è registrato una crescita della popolazione di circa 52 mila residenti: si tratta per circa la metà di persone provenienti dalle altre regioni del Paese - abbiamo il più alto tasso migratorio di italiani, il 10,4 per mille - mentre per quanto riguarda l’immigrazione straniera siamo in linea con i numeri delle altre regioni del nord-est. “La Regione deve continuare la lotta alla disoccupazione e alla difficoltà di accesso al lavoro stabile di particolari fasce di lavoratori, mettendo a disposizione una platea di incentivi per rafforzare le persone che si trovano in condizione di maggior disagio, penso ad esempio alle donne che rientrano nel mondo del lavoro dopo la maternità”, continuano le consigliere regionali. Il saldo occupazionale positivo è da imputare, per la maggior parte, ai lavoratori dipendenti + 29mila (83% della crescita), mentre gli indipendenti crescono di 6mila. L’analisi settoriale mostra la strutturale diminuzione in agricoltura (-5mila addetti) controbilanciata dall’aumento dell’industria (+18 mila), dove il saldo maschile è + 16 mila, dovuto sia alla crescita delle costruzioni (+11 mila addetti) che all’industria in senso stretto (+7 mila).
Forte è la crescita nei servizi (+22mila) suddivisa fra uomini (+12mila) e donne (+10mila). Il ricorso agli ammortizzatori nel 2007 rispetto al 2006 si è fortemente ridotto sia per la Cassa integrazione ordinaria, che straordinaria, così come nell’edilizia. In contrazione anche il ricorso alla mobilità, nel 2007 ne hanno usufruito 1.133 lavoratori in meno rispetto al 2006.


E’ in atto la vaccinazione contro il virus a trasmissione sessuale molto frequente soprattutto nelle giovani donne attorno ai 25 anni di età

Il virus, in circa il 90% dei casi, provoca infezioni transitorie, asintomatiche, che guariscono spontaneamente ma, seppure in rari casi, alcuni tipi di HPV (Human Papilloma Virus) - e tra questi i più pericolosi sono i tipi 16 e 18 - possono provocare alterazioni cellulari del collo dell’utero che, se non curate con tempestività, possono evolvere in tumore (il 70% di questi tumori, che l’OMS riconosce come sicuramente causati da un’infezione virale, deriva da infezione persistente da Hpv 16 e 18). In Emilia-Romagna la vaccinazione è offerta gratuitamente alle ragazze nel dodicesimo anno di vita (dal compimento degli 11 anni e fino al compimento dei 12): a partire dalla metà di marzo di quest’anno, le Aziende Usl invieranno una lettera di invito alle ragazze (16.611 in totale) nate nel 1997.
Per il 2008, come auspicato a livello interregionale, la vaccinazione gratuita è offerta - non con lettera di invito ma su richiesta dei genitori - anche alle nate nel 1996 per rispondere alle attese dei genitori considerando che il vaccino contro Hpv 16 e 18 è stato autorizzato lo scorso anno.


L’Emilia-Romagna è al primo posto in banda larga e utilizzo delle tecnologie

L´87,2% dei Comuni della regione è collegato a Internet a banda larga. Il dato, in assoluto il più alto nel paese, emerge dall´ultima rilevazione sulle tecnologie dell´informazione e della comunicazione nelle amministrazioni locali (regioni e province autonome, province, comuni e comunità montane) effettuata dall´Istat. L´indagine è riferita agli anni 2006-2007 e riguarda le dotazioni, l´organizzazione e la gestione delle ICT, nonché il loro utilizzo nei processi di produzione delle principali amministrazioni pubbliche e all´offerta di servizi all´utenza.
“L'obiettivo che la Regione Emilia-Romagna si è dato è quello di rendere la banda larga un diritto di tutti le cittadine e i cittadini, un diritto universale quindi, perché porta con sé modi efficaci di accedere all'informazione e consente di abbandonare la tradizionale passività della fruizione dei media tradizionali - afferma la consigliera Laura Salsi – L’effettiva possibilità di accesso alla rete a banda larga come diritto di tutti e come diritto delle imprese, deve diventare una priorità per l’intero territorio nazionale, esattamente come avviene per il servizio idrico o per l’energia elettrica”.
Per quanto riguarda il dato sulle connessioni a banda larga, l´Emilia-Romagna è seguita dalla Toscana (84,6%), dalle Marche (72,7%) e dall’Umbria (60,2%), mentre la media nazionale è pari al 58,9%.
Anche nell’utilizzo delle e-mail per lo scambio tra i Comuni di documenti che hanno valore legale, la nostra regione è competitiva. Secondo le rilevazioni dell´Istituto nazionale di statistica, l´Emilia-Romagna è al secondo posto, dopo la provincia autonoma di Bolzano, per l´uso della posta elettronica certificata. Il dato emiliano-romagnolo è alto: 65,3% dei casi contro il 29,9% di media nazionale.
In tema di utilizzo delle tecnologie, esiste un altro dato interessante, ovvero quello che riguarda la formazione dei dipendenti. Anche in questo caso l’Emilia Romagna si colloca al primo posto (con il 40,8% del personale che ha frequentato corsi su tecnologie dell´informazione contro il 19,6% del dato italiano) e ha il 75,4% dei dipendenti con accesso a Internet (il 61,5% è la media nazionale).
Superiore al dato di media del Paese è anche la diffusione del sito web istituzionale. Si tratta di uno strumento attraverso cui le amministrazioni forniscono servizi a cittadini, imprese e istituzioni. In Emilia-Romagna ne è dotato il 96,3% dei Comuni (contro una media italiana del 78,2%) di questi il 18,7% consente anche di effettuare pagamenti on line (il dato è il più alto a livello nazionale, dove la media è pari al 9,4%).


(7 maggio 2008)

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