Login Registrati
Una questione di stile

Una questione di stile

Intervista a Lucilla Pieralli - "La partecipazione alla vita politica è la condizione per creare le opportunità al lavoro delle donne"

Donatella Orioli Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2006

Presidente Pieralli, lei è al vertice del Comitato Impresa Donna di CNA Emilia-Romagna dall’aprile 99 e rimarrà in carica sino all’aprile 2007. Quali sono gli obiettivi che vorrebbe raggiungere entro la fine del suo mandato?
Vorrei concludere il percorso di sensibilizzazione nei confronti delle istituzioni, rispetto al tema dell'imprenditoria femminile e auspico che la Regione Emilia-Romagna attivi il tavolo politico inter-assessorile, composto da tutte le imprenditrici di tutte le associazioni di categoria, a sostegno e promozione del lavoro autonomo e d'impresa delle donne. Abbiamo bisogno oggi più che mai di una rappresentanza diretta dove poter crescere anche come cittadine.

Dal punto di vista imprenditoriale, esistono delle differenze tra l’essere donna o uomo?
Certamente. Lo stile di direzione femminile è generalmente più rassicurante e culturalmente le donne mettono al centro dell'attenzione le persone e non i simboli o le cose. Non c’è sempre omogeneità tra le donne che fanno impresa e quindi esistono ancora oggi imprenditrici che praticano modelli di potere maschili, ma indagini condotte a livello europeo, indicano che per essere autorevoli non serve essere autoritari.

Perché un’imprenditrice dovrebbe associarsi a CNA e quindi aderire al Comitato Impresa Donna?
Per fare squadra. Per condividere con molte altre gli stessi problemi e insieme risolverli, per rafforzarsi e poter operare in una società che non prevede l'esistenza di donne forti, ma anzi, fa di tutto per farle sentire inadeguate, fragili, incapaci.

Qual è il contributo che le imprenditrici possono dare allo sviluppo di un territorio e quale alla battaglia contro le discriminazioni?
Un contributo di valori e di contenuti. Una donna e la sua impresa vivono in un contesto che se non funziona crea disagi alla donna, alla madre, alla moglie, all'economia, alla società, agli anziani.ecc... Non permettere ai valori e alle competenze che le donne oggi esprimono di manifestarsi è una vera perdita collettiva, un rallentamento allo sviluppo anche culturale di un territorio ed è la più grave delle discriminazioni. L'altro grande tema è quello degli stereotipi. L'uscire da queste ottiche deve essere l' impegno di tutti.

Lei pensa che all’interno delle Associazioni imprenditoriali ci sia un’adeguata rappresentanza femminile?
Assolutamente no. Nonostante i molti sforzi e le modifiche agli statuti, di fatto la rappresentanza femminile è debole e rivolta ai temi tradizionali o considerati residuali.

Le donne imprenditrici in Emilia-Romagna in generale, sono una realtà importante, in continua crescita. Operare in una Regione come questa, che vanta primati in diversi settori, incentiva la nascita di nuova imprenditorialità femminile?
Certo la nostra è una condizione privilegiata, ma nulla ci è stato regalato.La partecipazione alla vita politica è la condizione per creare le opportunità al lavoro delle donne. Il lavoro autonomo e l'impresa femminile crescono in Emilia-Romagna come in altre regioni. Il vero problema è che questa crescita va sostenuta, qualche volta accompagnata fino al consolidamento, altrimenti se non governata in maniera intelligente rischia di diventare un boomerang; aspettative deluse, disastri economici, familiari, frustrazione. Non dimentichiamoci che siamo in una fase di recessione e di congiuntura senza precedenti. Quindi, l'accompagnamento ed il consolidamento sono oggi più che mai necessari.

Cosa potrebbe fare la Regione Emilia-Romagna, a suo avviso, per rispondere sempre di più alle esigenze della donna imprenditrice?
L'attenzione che la nostra Regione ha posto a questi temi è senz'altro ammirevole e fonte di soddisfazione per tutti. Tuttavia ritengo indispensabile concentrarsi sempre di più su di un aspetto forse un po' trascurato: il risultato a fronte degli investimenti. La divulgazione delle buone prassi è un passo importante ma, manca di una valutazione del rapporto tra investimento e obiettivo.

Le donne in Emilia-Romagna, come emerge dalle indagini, fanno impresa per vocazione o per realizzare i propri desideri e non certo per arginare la disoccupazione, che comunque resta abbondantemente al di sotto della media nazionale. Qual è il messaggio che vuole lanciare alle giovani donne affinché intraprendano la strada dell’imprenditorialità?
Di misurarsi, di provarci, di spendersi,di rischiare. Fare impresa è difficile e pericoloso.Il rischio della delusione e dell'insuccesso è sempre in agguato e sopratutto di questi tempi. Fare impresa non vuol dire soltanto partecipare all'economia della propria famiglia ma anche a quella del territorio e del proprio contesto sociale indipendentemente dalle dimensioni dell'attività. La nostra Regione pone al centro dell'attenzione il valore della coesione sociale già da decenni, valore che non prescinde da una economia partecipata e diffusa, così come è oggi nelle linee guida dell'Unione Europea.

E le criticità quali sono?
Sembra incredibile ma anche qui da noi i limiti sono ancora quelli culturali. L'impresa femminile è sempre un po' “meno credibile” di quella maschile perchè deve dimostrare il suo valore e le sue garanzie. Quando poi l'impresa deve convivere col ruolo di donna, di moglie, di madre, il discorso si fa complicato. Declinare tutto questo richiede strumenti adeguati a realtà veramente complesse.

In conclusione, una donna dinamica, determinata, tenace e affermata come lei, ricca di esperienza, potrebbe mettersi a disposizione della politica?
Certamente, per una politica che però abbia le caratteristiche di innovazione, di dinamismo, di determinazione, di tenacia, che oggi la civiltà ci richiede, per la politica dei valori, per le donne e per gli uomini.
(27 maggio 2006)

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®