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Una metà che vale il doppio

Una metà che vale il doppio

Campagna UDI - Avviata nella Capitale la raccolta delle firme e l'Udi romana La Goccia ha allestito un presidio anche davanti alla sede Rai di Saxa Rubra per sensibilizzare il mondo dell'informazione

Anita Pasquali Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2007

Non era detto che fossi d'accordo con l'iniziativa poiché il tema della rappresentanza è complesso e semplificarlo è sempre un errore o quanto meno una scorciatoia. Sono invece d'accordo con l'iniziativa della legge popolare "50E50" e sono tra le firmatarie in Cassazione. Perché? Perchè ritengo che, nella situazione data di grave crisi istituzionale e nella frantumazione dell'associazionismo femminile, l'obiettivo 50 e 50 sia "semplice" da indicare e che può nella sua radicalità far maturare una consapevolezza, un comune "noi" delle donne sul grande tema dell'uguaglianza nella differenza come base che costruisce e nomina il potere civile, il potere come governo della cosa pubblica in tutti i campi, dalla famiglia al governo.
Questa richiesta, nella sua nettezza, pone gli uomini di fronte alla loro costruzione minoritaria del potere come dato quasi naturale e quindi non lascia loro scampo, ma pone anche a noi donne l'enorme problema della politica, della responsabilità e innanzi tutto del rifiuto della pratica diffusa – che molte hanno ritenuto e ritengono vincente – della omologazione, della concorrenza nel potere e nelle relazioni umane, al modello maschile.
Interrogarsi sulla nostra storia come soggetto politico collettivo, aprire una grande riflessione sulla nostra esperienza è la ricchezza nobile a cui attingere per dire con forza: sì signori, 50 e 50 ovunque si decide!
Questo non vuol dire che le donne vogliono piegare il mondo solo a loro misura, poiché le donne e gli uomini hanno diritti e doveri inalienabili e comuni, ma certo vuol dire introdurre nel potere meccanismi e scelte di "umanizzazione totale". Ho quindi una speranza, forte anche della storia che rappresenta il documentario "Viaggio nel novecento delle donne", che si generi passione politica: dire 50 e 50 è molto di più di un problema di rappresentanza.
Naturalmente questa legge per raggiungere il suo scopo di giustizia e libertà deve presupporre una legge elettorale dove non sia demandato alle segreterie dei partiti di sceglierci ma, gentili signori, di lasciare agli elettori l'attuazione della democrazia paritaria.
Vale la pena impegnarsi in questa posta alta.

* Udi romana La Goccia
(26 giugno 2007)

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